Bologna, 8 aprile 2024 - L’Alma Mater, insieme con Ferrari e Nxp, presenta l’E-Cells Lab: il nuovo laboratorio elettrochimico per la ricerca sulle celle al litio delle batterie nel plesso ex Bodoniana dell’Ateneo, in via San Donato 19/2.
La missione è quella di studiare al meglio il funzionamento delle celle e i processi elettrochimici per comprenderne a pieno le potenzialità e da qui partire per future progettazioni. “E lo facciamo direttamente assieme ai nostri fornitori”, puntualizza Benedetto Vigna, ad di Ferrari. All’inaugurazione, oltre a Vigna, presenti anche il rettore dell’Università Giovanni Molari e Jens Hinrichsen, GM and EVP della divisione analogica di NXP Semiconductor.
Due saloni, due spazi distinti dentro il laboratorio: “In uno sono studiate le combinazioni tra materiali, mettendo in pratica le equazioni chimiche, e nell’altra si trova un’area dedicata ai test e agli esperimenti”, spiegano dall’Unibo. In campo docenti, dottorandi, studenti, impiegati della Ferrari, ricercatori. Il lavoro strutturato in team partirà coinvolgendo circa una decina di persone, per poi ampliarsi.
Nello specifico, l'obiettivo di E-Cells Lab sarà quello di studiare le celle al litio SSB (stato semi solido) e ASSB (stato solido ad elevate prestazioni). Il laboratorio sarà dedicato alla preparazione, all'analisi e alla caratterizzazione di materiali elettrodici e di elettroliti solidi. Una particolare attenzione verrà prestata ai temi della carica rapida, della sicurezza e delle alte prestazioni delle celle. Verranno anche sviluppati dispositivi elettronici avanzati per l’applicazione di tecniche evolute di controllo e gestione dei cicli di carica/scarica delle celle stesse.
“A cosa serve tutto questo? Dobbiamo investigare lo stato dell’arte e i futuri trend tecnologici delle chimiche con occhio di riguardo alle performance, tra cui anche sicurezza e ricarica veloce - spiega Elena durante la visita nel nuovo laboratorio -. Ci permetterà di agevolare e migliorare il dialogo con o nostri fornitori ponendoci allo stesso livello di know”.
All’interno degli spazi di via San Donato, ricercatori e docenti sono al lavoro con due glovebox per dare una pratica dimostrazione delle attività del centro. Due enormi “scatoloni” che consentono perfette condizioni di ossigeno e non solo per studiare e operare con le celle delle batterie. E ancora: un microscopio con zoom capace di arrivare a 1000 ingrandimenti con lenti interscambiabili, associato a un potente software di elaborazione e gestione dell’immagine, anche in 3D. Oppure il Sem (Microscopia elettronica a scansione) per analizzare la morfologia e la composizione chimica di superfici con grande dettaglio.
I risultati conseguiti all’E-Cells Lab saranno di utilità per Ferrari nello sviluppo di un linguaggio comune con i propri fornitori di batterie, e consentiranno all’Università di sviluppare attività di ricerca di eccellenza nel settore dell'accumulo elettrochimico di energia e dei materiali funzionali, consolidando la propria reputazione internazionale su questi temi. E, infine, saranno utili a NXP per sviluppare sistemi di sensing e controllo delle batterie di prossima generazione.
“Sono lieto che Ferrari abbia scelto l’Alma Mater per questo importante progetto all’insegna dell’innovazione scientifica e formativa - sottolinea il rettore -. Sono certo che la collaborazione sarà fruttuosa e foriera di risultati rilevanti. Molte dimensioni proprie dell’Alma Mater trovano una loro sintesi in questo accordo".
"E-Cell Lab rappresenta un entusiasmante inizio e, allo stesso tempo, è il risultato del nostro tradizionale impegno per l'educazione e la ricerca. Il progetto riflette l'importanza che il confronto fra il mondo accademico e quello delle imprese ha sempre avuto per noi", dichiara Vigna.
"La stretta collaborazione tra industria e università ci permette di accelerare notevolmente la ricerca sulle innovazioni in materia di batterie sicure, efficienti e sostenibili - aggiunge Hinrichsen di NXP -. Grazie agli sforzi congiunti di NXP, Ferrari e dell'Università, ci aspettiamo di stabilire nuovi parametri di riferimento per le prestazioni e la sostenibilità, per raggiungere il nostro obiettivo comune di un futuro più verde e più luminoso".