Un’altra indagine sul taxi. Quando la dieta è mortale

Nora Venturini presenta il suo ultimo giallo della serie con Debora Camilli "Parto sempre da quello che sento in giro". Letture di Giulio Scarpati.

Un’altra indagine sul taxi. Quando la dieta è mortale

Un’altra indagine sul taxi. Quando la dieta è mortale

È giovane, ama i viaggi avventurosi, che per lei non sono in località esotiche, ma per le vie perennemente assediate dagli ingorghi del traffico della sua città, Roma. Strade che conosce alla perfezione e dove si imbatte, grazie al suo lavoro da tassista, in una umanità affascinante e pericolosa. Una quotidianità che inevitabilmente finisce per dover fare i conti con il crimine, quella di Debora Camilli, protagonista di una serie di gialli di successo scritti da Nora Venturini. L’ultimo, appena uscito, ’Una morte senza peso’ (Mondadori) verrà presentato oggi alle 19 a Parole nel Chiostro, nel convento delle suore francescane di via Santa Margherita. Dialoga con l’autrice Simone Arminio. Le letture di alcuni brani sono affidati all’attore (e marito) Giulio Scarpati, con musiche di Dario Coriale e Marco Emma.

Signora Venturini, il nuovo capitolo della saga di Debora Camilli ci fa entrare nel mondo dei disturbi alimentari.

"Ogni volta che penso a una nuova indagine di Debora Camilli, mi immergo in una dimensione che nasce da letture, notizie ascoltate in tv, racconti di amiche, chiacchiere tra conoscenti. Così è stato per questo libro. Negli ultimi mesi mi sono trovata a riflettere sul tema del modello di bellezza imposta, che, specie per le adolescenti, è motivo di ossessione. Le cure dimagranti sono la mania del momento. Tutti ne parlano, ognuno ha la sua ricetta, e anche la mia tassista non riesce a sfuggire a questo bombardamento di consigli. E il suo coinvolgimento diventa ancora più grande quando una nutrizionista, a cui si era rivolta, viene assassinata".

E lei, come negli altri episodi, collabora alle indagini...

"Debora è legata da un rapporto forte e contraddittorio con il commissario Edoardo Raggio, uomo di legge inflessibile, padre di famiglia che la ama, ricambiato, nonostante la grande differenza di età. E il commissario che inizialmente vede le sue intrusioni come un’interferenza nelle indagini, è poi costretto ad ammettere che i suoi consigli sono risolutori per il caso".

Perché anche Debora si sente un po’ poliziotto.

"Avrebbe voluto entrare in polizia e diventare commissaria, come Raggio, ma la scomparsa del padre l’ha costretta a rilevare la sua licenza e a vivere in auto per le vie di Roma"

C’è una fonte di ispirazione per il personaggio?

"Molti anni fa, tornavo a casa molto tardi, finalmente riuscii a trovare un taxi, e l’autista era una ragazza giovane e entusiasta del suo lavoro, consapevole anche delle difficoltà che comportava, ma felice. Decisi allora che, se in futuro avessi scritto dei libri gialli, la protagonista sarebbe stata quella donna. È lei Debora Camilli"

Pierfrancesco Pacoda