Alle Ganzole ci sperano. Nella frazione di Sasso Marconi, distrutta dall’alluvione di un mese fa, sono fiduciosi che una nuova viabilità che colleghi i centri abitati della Valle del Reno, della Valle del Setta e della Valle del Savena, le famose bretelle Reno-Setta e Setta-Savena, possa liberarli dal traffico pesante di autocarri e tir e, soprattutto, da calamità come quella di metà maggio che ha distrutto la famosa trattoria e reso inagibili le abitazioni soprastanti.
Una testimonianza di questa situazione è venuta da Laura Cavallini, proprietaria dell’edificio che alle Ganzole ospitava la famosa trattoria e la sua abitazione, che nella serata di giovedì scorso ha partecipato all’incontro pubblico che, con il titolo "Viabilità in Appennino. Collegamento delle Ganzole: è giunta l’ora", si è svolto nella centralissima Sala Giorgi. Organizzata dalle liste civiche Dimmi di Sasso e Pianoro civica di Pianoro, ha visto la partecipazione anche di Ermanno Pavesi, vice sindaco di Monzuno. Assenti gli amministratori della Giunta comunale di Sasso. "Un vero peccato – è stato il commento amaro di Marco Mastacchi, capogruppo della lista civica Dimmi di Sasso e consigliere nell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna con la lista Rete civica –. Dispiace che le cose utili vengano viste solo in funzione di contrapposizione politica e non come contributo a un miglioramento della vita dei cittadini". A Sasso i civici sono tornati ad insistere sul progetto delle bretelle.
"Già da tempo – ha ricordato Mastacchi – la Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione dei fondi per il miglioramento della viabilità nel nostro Appennino. Si devono spendere. E in fretta. Nel nostro caso vanno impiegati per riqualificare la Porrettana, ma si deve pensare anche ad altri tracciati alternativi che decongestionino il traffico nelle nostre vallate. La bretella Reno-Setta dalla Carbona a Rioveggio e poi quella Setta-Savena dal vecchio casello dell’Autosole a Sasso, sotto Monte Mario, a Pian di Macina a Pianoro darebbero un aiuto notevole". E con quali soldi? "Con i proventi dei pedaggi di Autostrade – ha risposto Mastacchi – che si accollerebbero anche la progettazione delle bretelle".
Musica per le orecchie degli ex residenti delle Ganzole. "Per adesso – ha rivelato la signora Cavallini – dormo a casa di un’amica a Casalecchio. Rimane incerto il futuro del nostro edificio. Nelle cantine ci sono due metri di fango che, essiccandosi, sta diventando roccia dura. Chi mi dà le risorse per toglierlo?".
Nicodemo Mele