Una pizzeria base dello spaccio. Il testimone ritratta le accuse

Testimone ritratta accuse contro ex sodali nel processo per associazione a delinquere legata al traffico di droga. Sodalizio smantellato nel 2019, con base in pizzeria di Castel Maggiore. Indagati per spaccio di hashish, marijuana e cocaina.

Una pizzeria base dello spaccio. Il testimone ritratta le accuse

Una pizzeria base dello spaccio. Il testimone ritratta le accuse

"Non ricordo nulla, ero sotto effetto di stupefacenti. Non riconosco chi può avermi fatto male. Ho firmato dei documenti, ma non volevo. Non ricordo". Ha cambiato le carte in tavola il testimone (ai tempi a propria volta indagato come ex membro del presunto sodalizio) e parte offesa per lesioni e tentata estorsione da parte degli ex "soci": ieri, interrogato dal pm Flavio Lazzarini al processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga nato dall’operazione dei carabinieri che cinque anni fa portò a 18 misure cautelari, ha ritrattato le proprie accuse agli ex sodali e la denuncia contro di loro che nel 2018 sporse in Questura, prima di fuggire. Gli atti sulla sua testimonianza sono stati trasmessi dal giudice alla Procura, per valutare una falsa testimonianza.

Nel 2019, carabinieri e Procura smantellarono il presunto sodalizio che spacciava hashish, marijuana e cocaina a partire dal quartiere generale costituito da una pizzeria di Castel Maggiore. Trentaquattro gli indagati; a processo, quasi tutti hanno scelto il rito abbreviato o il patteggiamento, mentre ora una decina sta affrontando il dibattimento. Tra le contestazioni agli imputati, difesi tra gli altri dagli avvocati Bruno Salernitano, Alessandro Cristofori e Matteo Murgo, ci sono anche porto abusivo d’armi e furto.

Le indagini cominciarono nel 2017. I carabinieri scoprirono una "organizzazione bicefala", composta da due gruppi fusi tra loro: italiani, ’leader’ di marijuana e hashish, e albanesi, cocaina. La pizzeria era la base logistica e degli incontri tra i vertici. Pure le telefonate in codice ("pesce" è marijuana, "cioccolata" l’hashish, "farina" o "pane" la coca) facevano riferimento alla ristorazione. I carabinieri rinvennero nel locale droga nascosta tra i dolci e nei bagni.