NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Un tesoro nella valigia. Fermato dalla Polfer in stazione con monete di epoca romana

L’uomo, un trentaquattrenne campano incensurato, stava trasportando i preziosi reperti. È stato denunciato per ricettazione di beni culturali e gli antichi oggetti sono stati sequestrati.

L’uomo, un trentaquattrenne campano incensurato, stava trasportando i preziosi reperti. È stato denunciato per ricettazione di beni culturali e gli antichi oggetti sono stati sequestrati.

L’uomo, un trentaquattrenne campano incensurato, stava trasportando i preziosi reperti. È stato denunciato per ricettazione di beni culturali e gli antichi oggetti sono stati sequestrati.

Nel grosso trolley non c’erano i vestiti e i soliti souvenir di un viaggiatore in vacanza. E neppure, come all’inizio i poliziotti avevano potuto sospettare dall’agitazione del passeggero, sostanze stupefacenti. Aprendo il bagaglio, gli agenti della Polfer si sono trovati invece davanti a un tesoro antico, dal valore inestimabile non solo culturale, ma anche economico: 156 monete antiche, una spilla e 16 pesetti metallici, tutti risalenti alle epoche romana o greca.

La particolare scoperta è stata frutto dell’intuito dei poliziotti in servizio in stazione, attirati dall’atteggiamento sospetto del viaggiatore, un trentaquattrenne campano incensurato. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando la pattuglia, impegnata nei servizi di contrasto ai furti di bagagli allo scalo, ha notato il trentaquattrenne, palesemente infastidito dalla presenza degli uomini in divisa. Un atteggiamento che ha spinto i poliziotti a controllarlo. Così è stato aperto anche il suo bagaglio. E in un sacchetto, adeguatamente catalogati e confezionati singolarmente, c’erano gli antichi reperti di evidente interesse archeologico, per lo più monete risalenti a varie epoche della storia romana e greca.

Stupiti dall’insolito contenuto della valigia, i poliziotti hanno contattato un’esperta della Soprintendenza, che ha confermato l’inestimabile valore culturale, artistico ed economico di quanto rinvenuto, sottolineando come tali reperti rientrino di diritto nella categoria protetta dei ‘Beni Culturali dello Stato Italiano’. Non è escluso che le monete - una sola può valere anche 30mila euro - siano state rinvenute a seguito di scavi archeologici abusivi e che l’uomo le stesse trasportando per venderle, magari per conto di altre persone. Circostanze che dovranno essere chiarire dalle indagini. Intanto, l’uomo, che non è stato in grado di giustificare il possesso dei preziosi reperti, è stato denunciato per ricettazione di beni culturali; quanto rinvenuto è stato infine catalogato e sequestrato in attesa di stabilirne l’esatta provenienza.