REDAZIONE BOLOGNA

Un sensore salva ciclisti sui camion

Il Consiglio Comunale di Bologna approva l'obbligo di sensori per mezzi pesanti per prevenire incidenti con ciclisti e pedoni. La proposta segue un tragico incidente e mira a estendere la misura anche ad altri Comuni della provincia.

Il Consiglio Comunale di Bologna approva l'obbligo di sensori per mezzi pesanti per prevenire incidenti con ciclisti e pedoni. La proposta segue un tragico incidente e mira a estendere la misura anche ad altri Comuni della provincia.

Il Consiglio Comunale di Bologna approva l'obbligo di sensori per mezzi pesanti per prevenire incidenti con ciclisti e pedoni. La proposta segue un tragico incidente e mira a estendere la misura anche ad altri Comuni della provincia.

Nella giornata in cui è stata superata la soglia di un milione di passaggi al “contabici” della tangenziale delle biciclette a porta San Vitale, in consiglio comunale è stato approvato dalla maggioranza l’ordine del giorno che punta alla dotazione obbligatoria di sensori per i mezzi pesanti, così da rilevare la presenza di ciclisti e pedoni, evitando il cosiddetto angolo cieco. Un provvedimento, già in essere a Milano, che permetterebbe ai mezzi pesanti di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta per il conducente. A chiedere di procedere in questa direzione al sindaco Lepore è la consigliera di Coalizione civica Simona Larghetti (foto), dopo che pochi giorni fa, all’incrocio tra via Toscana e via Foscherara, il ciclista Antonio Cavallaro è stato travolto da un camion di Hera e ha perso la vita. Il documento è passato con 21 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica, Lepore sindaco, Anche tu conti) e sette consiglieri non votanti (Fdi, Lega, Bologna ci piace e FI). L’odg chiede alla Giunta anche di "dare come indirizzo a tutte le società controllate o partecipate dal Comune di attrezzare con questi dispositivi nel più breve tempo possibile i mezzi pesanti con cui vengono eseguiti servizi pubblici e di pubblica utilità nella città di Bologna, a partire prioritariamente da quelli di trasporto pubblico, di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana". Inoltre, l’amministrazione è invitata a condividere con la Città metropolitana un tavolo di lavoro affinché "misure analoghe" possano essere progressivamente introdotte in tutti i Comuni della provincia; contestualmente si suggerisce l’apertura di un confronto con la Regione Emilia-Romagna per la predisposizione di un piano di incentivi che facilitino l’acquisto e l’installazione dei kit per l’eliminazione dell’angolo cieco.