REDAZIONE BOLOGNA

Bologna, un ragazzo al giorno ricoverato per l’alcol

Sono stati 330 gli accessi di under 25 ai pronto soccorso nel 2021. E la nostra regione è tra quelle che consuma più vino e drink

Sopra la media il consumo di vino da parte degli uomini (70,6%) e di aperitivi

Bologna, 16 maggio 2022 - Trecentotrenta ragazzi sotto i 25 anni finiti al pronto soccorso per intossicazione da alcol. È l’inquietante dato che registra gli accessi ai pronto soccorso dell’Ausl nel 2021: 330 ragazzi in un anno, quasi uno al giorno, che hanno bevuto talmente tanto da stordirsi, da entrare in coma, da mettere in pericolo la propria salute e anche, all’estremo, la propria vita.

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È un dato inquietante, che si affianca a quello degli 807 alcolisti in carico ai Servizi per le Dipendenze patologiche di Bologna e provincia, al carcere e all’Unità operativa complessa di Assistenza alla popolazione vulnerabile di Bologna. Facendo un rapido calcolo, più o meno lo 0,2 per cento dei bolognesi (in realtà i residenti in città, degli 807 totali, sono 736) soffre di dipendenza da bevande alcoliche.

Questi sono i dati aggiornati al primo trimestre di quest’anno e raccolti ed elaborati dall’Osservatorio epidemiologico dell’Ausl, guidato dal dottor Raimondo Maria Pavarin e che afferisce alla Unità operativa complessa diretta da Maria Luisa Grech.

Delle 807 persone in carico, i nuovi ingressi da inizio anno sono stati 67, di cui 58 di persone residenti in città. Sul totale, 703 persone dipendenti dall’alcol stanno seguendo un trattamento farmacologico, mentre 93 stanno svolgendo uno specifico percorso in una comunità terapeutica.

I dati raccolti nel rapporto 2022 dell’Istituto superiore di Sanità, invece, dicono che in Emilia-Romagna nel 2020 l’80,5 per cento degli uomini ha consumato almeno una bevanda alcolica, mentre per le donne la percentuale scende al 63,8 per cento. Valori in linea con gli anni precedenti in regione, ma superiori alla media nazionale. Anche la percentuale dei bevitori di birra (67,3 per cento degli uomini e 41,1 per cento delle donne) e dei superalcolici (41,7 per cento degli uomini e 17,9 per cento delle donne) è superiore alla media nazionale.

Sempre sopra la media il consumo di vino da parte di uomini (70,6 per cento) e di aperitivi alcolici per le donne (34,1 per cento). Gli amari, invece, nella terra del Lambrusco e del Pignoletto attirano meno che nel resto d’Italia.

Per quanto riguarda i comportamenti a rischio, lo studio evidenzia valori superiori rispetto alla media nazionale, per entrambi i generi: sia per quanto riguarda l’eccessivo consumo (il 17,9 per cento degli uomini e il 10,7 per cento delle donne), sia per chi beve fuori pasto (il 45,5 per cento uomini e il 28,6 per cento donne), che per chi consuma alcolici malgrado i problemi di salute (26,8 per cento degli uomini e 14,1 per cento delle donne). Le donne che bevono oltre il limite, poi, rispetto al 2019 sono aumentate nel 2020 del 35,9 per cento; quelle che bevono fuori pasto del 15 per cento e quelle a rischio di salute del 32,4 per cento. Sempre nel 2020 sono morte a causa dell’abuso di alcol 14 donne (su 2.004.359 di abitanti) e 68 uomini (su 1.859.147).