REDAZIONE BOLOGNA

Un parco intitolato a don Albino

Zola Predosa dedica un parco a don Albino Bardellini, parroco amato e costruttore della chiesa di San Tomaso. Un progetto che si realizza grazie alla collaborazione con l'azienda Felsineo, arricchendo la comunità e onorando la memoria del sacerdote.

Zola Predosa dedica un parco a don Albino Bardellini, parroco amato e costruttore della chiesa di San Tomaso. Un progetto che si realizza grazie alla collaborazione con l'azienda Felsineo, arricchendo la comunità e onorando la memoria del sacerdote.

Zola Predosa dedica un parco a don Albino Bardellini, parroco amato e costruttore della chiesa di San Tomaso. Un progetto che si realizza grazie alla collaborazione con l'azienda Felsineo, arricchendo la comunità e onorando la memoria del sacerdote.

Un parco, un campo sportivo polivalente, la pista ciclabile e spazi per la sosta. Zola rende omaggio a don Albino Bardellini dedicando al parroco-costruttore della chiesa di San Tomaso, un’ampia area-parco pubblica in via Tasso, tutt’intorno alla parrocchiale voluta dal sacerdote morto quattro anni fa, dopo avere servito la comunità di Gesso per 46 anni. Così l’altra mattina, alla presenza degli amministratori comunali, del parroco don Claudio Casiello e di tanti cittadini, si è scoperta la targa-ricordo del sacerdote originario di Dodici Morelli, morto sulla soglia degli 81 anni, che al raggiungimento dei 75 anni aveva presentato le dimissioni pur restando al suo posto nella canonica di via Tasso. Negli ultimi anni aveva sopportato con pazienza operazioni e ricoveri , poi le sue condizioni si erano aggravate, ma fino a quando gli fu possibile celebrò la messa presso San Tomaso: la chiesa moderna conclusa nel 1995 in un’area che il piano regolatore aveva riservato proprio a questa destinazione religiosa, più comoda ai parrocchiani. E lo fece senza con ciò trascurare la bella e antica chiesa storica di Gesso, restaurata ed affidata da quattro anni alla cura della comunità ortodossa.

"Un’idea e un progetto che nasce nel mandato di Stefano Fiorini, collegato all’ampliamento dello stabilimento dell’azienda Felsineo il cui contributo a beneficio pubblico, dovuto in questi casi, fu deciso di indirizzare proprio alla realizzazione di questo progetto nell’area adiacente alla chiesa per aumentarne e migliorarne le dotazioni pubbliche -ha spiegato il sindaco Davide Dall’Omo- Un progetto che nel tempo è cambiato ed arricchito anche grazie a Felsineo, e che oggi è finalmente realtà". Un concetto ribadito dal parroco don Claudio: "Questo campetto e questi spazi realizzano il sogno di don Albino che alla chiesa affiancò la palestra, il campo da calcio, ed ora questo campetto così prezioso alla vita sociale e alla comunità cristiana".

Gabriele Mignardi