Bologna, 27 luglio 2024 – Mentre i capotreno scioperavano contro le continue aggressioni subite a bordo dei convogli, un altro loro collega veniva preso a calci e pugni in stazione, da un diciannovenne egiziano che pretendeva di viaggiare senza biglietto. L’ennesima atto di violenza, a pochi giorni dal pestaggio avvenuto su un treno regionale Tper a Crevalcore, si è verificato ieri mattina, intorno alle 10, in stazione, sempre a bordo di un treno regionale, questa volta diretto a Ferrara.
Il capotreno era intento a controllare i biglietti dei passeggeri, quando, arrivato il turno del ragazzino, quest’ultimo ha iniziato a inveire contro l’operatore, dicendo che era "razzista" perché si era permesso di chiedergli il titolo di viaggio. Dopo gli insulti, il diciannovenne è passato ai fatti, prendendo a calci e spintoni il capotreno e poi scendendo al binario 11, da dove ha tentato di dileguarsi tra i viaggiatori. Un intento non riuscito, visto che una pattuglia della Polfer, subito allertata dal capotreno, lo ha intercettato prima che riuscisse a scappare. Al termine degli accertamenti, il ragazzo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Stesso reato contestato al ventitrenne pakistano, identificato dagli agenti della polizia ferroviaria come autore del pestaggio del capotreno a Crevalcore avvenuto martedì. L’uomo, che risponde anche di violenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato individuato grazie alla collaborazione degli altri passeggeri a bordo del regionale diretto a Bologna, che erano riusciti a scattargli alcune foto. Quelle immagini, subito acquisite dagli investigatori della Polfer e analizzate attraverso i sofisticati sistemi di riconoscimento facciale in uso alla polizia, hanno permesso agli agenti di arrivare in brevissimo tempo all’identificazione dell’autore dell’aggressione.
Il ventitrenne senza fissa dimora, infatti, è già conosciuto alle forze dell’ordine per altri episodi di microcriminalità. Martedì, sceso dal treno dopo aver rotto il naso e provocato altri traumi alla vittima, per una prognosi stimata dai medici del Maggiore di almeno 20 giorni, l’uomo si era allontanato a bordo di un monopattino. Al termine degli accertamenti della polizia, il ventitreenne è stato rintracciato e denunciato.