NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Un 25 aprile di polemiche ’Pratello R’esiste’ attacca: "Noi non stiamo zitti"

Gli organizzatori rispondono all’invito del governo per una giornata "sobria". Dalle 10 previsto un corteo da piazza dell’Unità: "Contro guerra e riarmo".

Le celebrazioni del 25 aprile lo scorso anno al Pratello

Le celebrazioni del 25 aprile lo scorso anno al Pratello

Il 25 aprile è alle porte. Tra le polemiche provocate dalle dichiarazioni del governo per una festa "sobria" dopo la morte di Papa Francesco e le risposte che sono arrivate dalle diverse frazioni politiche. Domani, a Bologna, come di consueto le celebrazioni principali dell’ottantesimo anniversario della Liberazione si celebreranno al Pratello. E Pratello R’esiste, che organizza la giornata, spiega il proprio impego attraverso i rappresentanti: "Tra poche ore inizia la nostra festa del 25 aprile, la festa di una strada antifascista, di persone che non vogliono dimenticare. Tra poche ore iniziamo a celebrare gli 80 anni del sacrificio dei nostri partigiani ma ci chiedono sobrietà nel festeggiamento, ci chiedono di non alzare la voce per quelle ragazze e ragazzi che hanno lasciato tutto e tutti per combattere per un futuro che non avrebbero mai visto. E no, noi non vogliamo star zitti, non vogliamo smettere di ricordare, vogliamo essere grati a quelle ragazze e quei ragazzi. Ci vengono in mente le parole di uno di quei partigiani che disse ’Noi volevamo un mondo migliore. Tutti quelli che sono morti, non sono morti senza sapere perché. Quando morivi in guerra perché qualcuno voleva un impero, tu morivi senza sapere: a te non interessava l’impero. Quando andavi in montagna, lo facevi per cercare la tua libertà. Sei andato a morire per la tua libertà e la libertà di tutti’. Noi ci saremo. Vi aspettiamo in via del Pratello. W la resistenza".

In mattinata ci sarà anche un corteo che partirà da piazza dell’Unità e arriverà proprio al Pratello. Il via è previsto per le 10. "Partigiane e partigiani contro guerra, riarmo e pacchetto sicurezza. Per la Palestina libera", recita lo slogan del corteo promosso da Potere al Popolo. "Siamo convinti che questo 25 aprile debba ribadire senza ambiguità che antifascismo è antisionismo. Per questo pensiamo che a Bologna, dopo le mobilitazioni di questi mesi e la chiamata degli studenti e delle studentesse incatenati sotto la prefettura contro la repressione dei presidi e il nuovo decreto sicurezza, sia necessario costruire un corteo del 25 aprile che sostenga le resistenze di oggi, contro il riarmo dell’Unione Europea, contro la Nato e contro la deriva autoritaria del nostro paese", proseguono nella nota.

Qualche residente in zona Pratello, della vicina via Pietralata, si lamenta invece delle strade di accesso che rimarranno chiuse. Non solo a causa della manifestazione, ma anche di un tratto di via San Felice da via della Grada all’Abbadia per i lavori del tram. "Sarà impossibile uscire con la macchina. E come farà una Croce Rossa a intervire se tutti gli accesi sono chiusi? La Polizia locale dice di non saperne nulla. Mi sembra che nessuno voglia assumersi delle responbilità", spiega una residente. Il Comune di Bologna, sulla questione "sobrietà", ha deciso di non intervenire. Chi invece ha parlato, per l’opposizione, è Matteo Di Benedetto, capogruppo Lega Bologna: "Quanto accade ogni anno in via del Pratello, infatti, si può definire in tanti modi, ma difficilmente si può ricondurre alla categoria della sobrietà". Sempre il 25 aprile, alle 15, ci sarà un presidio al carcere della Dozza, organizzato invece dagli anarchici. "Come si può parlare di liberazione oggi? Dall’inizio del 2025 la conta delle “morti di stato” non fa che aumentare, per le strade e nei luoghi di reclusione, mentre oltre 700 detenuti continuano a essere torturati nel regime 41 bis. Il Mediterraneo è un cimitero e dentro e fuori le frontiere della fortezza Europa si moltiplicano i lager dove deportare migranti".