Bologna, 30 ottobre 2023 - Quindici attivisti di Ultima generazione hanno causato diversi disagi al traffico (video) questa mattina all’altezza del ponte di via Stalingrado e il viale Berti Pichat. Altri blitz dopo quello di viale Lenin di qualche settimana fa.
Poco dopo le 8, i manifestanti si sono seduti in strada e hanno bloccato il traffico in viale Berti Pichat, vicino a Porta Mascarella, e in via Stalingrado, con l'obiettivo di promuovere "la campagna 'Fondo riparazione'", con cui Ultima generazione chiede uno stanziamento "preventivo, permanente e partecipato di 20 miliardi di euro che vada a riparare i danni, sempre maggiori, causati da disastri naturali come le alluvioni".
Durante la manifestazione alcuni attivisti si sono legati, a due a due, con delle catene. Esasperati dal blocco (non autorizzato) alcuni automobilisti hanno cercato di spostarli fisicamente, per liberare le corsie. Dopo momenti di tensione con gli automobilisti, è dovuta intervenire la polizia, che ha rotto le catene con delle tenaglie e sgomberato la carreggiata. Gli attivisti hanno fatto resistenza passiva e poi sono stati portati in Questura per essere identificati.
Gli attivisti saranno denunciati per blocco stradale e manifestazione non autorizzata. Lo fa sapere la Questura del capoluogo emiliano.
La Lega: “Delinquenti”
Gli attivisti di Ultima generazione che oggi hanno protestato bloccando il traffico a Bologna "vorrebbero essere eroi ma assomigliano più a delinquenti", commenta la Lega con una dichiarazione del capogruppo in Comune, Matteo Di Benedetto. "Gli attivisti di Ultima generazione sono scesi in campo con la missione di impedire ai bolognesi di andare a lavorare. A loro poco importa- afferma Di Benedetto- se c'è chi deve portare il pane in tavola. Dicono numeri a caso per giustificare le loro azioni, ripetendoli come un mantra e continuano a impedire alle persone di portare avanti la loro vita senza al contempo fare qualcosa per l'ambiente. Li invitiamo ad andare a lavorare, a fare ricerca se tengono all'ambiente e a guadagnarsi da vivere per poi capire cosa stanno subendo altri a causa loro". Da parte di De Benedetto, infine, un "grazie alle forze dell'ordine che si sono adoperate per spostare e identificare in Questura questo gruppo di attivisti".