FRANCESCO MORONI
Cronaca

Ugolini, altro attacco alla Città 30: "Misura che danneggia Bologna". Il Pd: "Basta strumentalizzazioni"

La candidata civica sostenuta dal centrodestra bolla il provvedimento come "ideologico" in un post social. Campaniello, capogruppo dei dem in Comune: "Si impegni piuttosto a fare proposte sulla sicurezza stradale".

Ugolini, altro attacco alla Città 30: "Misura che danneggia Bologna". Il Pd: "Basta strumentalizzazioni"

La ‘Città 30’ non è finita nel dimenticatoio. Almeno non per Elena Ugolini, candidata civica alle Regionali del 17 e del 18 novembre sostenuta dal centrodestra. A più di un anno dall’avvio della fase sperimentale per i nuovi limiti di velocità ridotti a 30 all’ora – partita a luglio 2023, mentre le sanzioni sono arrivate da metà gennaio –, la rettrice delle Scuole Malpighi torna a parlare del provvedimento. Bollandolo come "una scelta ideologica che mette in ginocchio la città".

"Non possiamo piegare la vita quotidiana dei cittadini solo per mantenere alta la bandiera di Bologna Città 30 – scrive Ugolini in un messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook –. Bologna è bloccata e dobbiamo smettere di farci del male da soli. È necessario trovare un equilibrio tra sicurezza e libertà di movimento per i cittadini".

Il post, a dirla tutta, riprende anche uno dei famosi ‘banner’ azzurri – con il cartello del limite dei 30 – che, da qualche mese, hanno tappezzato la città. Va detto che il post della preside ha riscosso un discreto successo fin da subito: trecento i ‘like’ raccolti in poche ore, oltre 70 i commenti e una trentina le condivisioni.

La misura voluta dal Comune in nome della sicurezza e pensata per ridurre gli incidenti – soprattutto quelli con conseguenze più tragiche – entra così prepotentemente in campagna elettorale. In città c’è chi ripete invece come la Città 30, superati i primi, iniziali mesi di massima allerta, sia finita davvero un po’ nel dimenticatoio: in giro si vedono meno pattuglie pronte a sanzionare chi sgarra e l’impatto significativo dei cantieri sulla viabilità cittadina ha finito per spostare l’attenzione. I limiti rimangono, sia chiaro, e vanno ovviamente rispettati, ma qualche bolognese assicura come, in assenza di controlli, le nuove regole siano passate un po’ in secondo piano.

A Elena Ugolini ha risposto Michele Campaniello, capogruppo del Pd in consiglio comunale, tra coloro che da sempre difendono il provvedimento.

"La Città 30 non sta creando problemi alla mobilità – sintetizza Campaniello –, Ugolini non strumentalizzi una misura che ha ridotto gli incidenti e ha salvato vite, semmai si impegni a fare proposte sulla sicurezza stradale. Ne va della vita di tante ragazze e ragazzi e delle loro famiglie".

Il botta e risposta, insomma, è servito. Le ultime scintille sulla Città 30 erano arrivate sempre da Ugolini, in un testa a testa direttamente con de Pascale.

"Bologna è capofila sul tema della sicurezza stradale", aveva detto il candidato piddì, mentre per la civica appoggiata dal centrodestra "è giusto mettere i 30 all’ora davanti alle scuole, ma è ideologico fare un provvedimento che sta mettendo in ginocchio una città".