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Uber sbarca a Bologna: siglata una partnership con i tassisti
Bologna, 29 gennaio 2025 – Nonostante le opposizioni dei tassisti e dei sindacati di categoria, Uber arriva in città, collocando Bologna al tredicesimo approdo italiano per l’azienda americana.
Il nuovo servizio Uber, che si affianca al servizio Black attivo dal 2020, ma che prevedeva solo il noleggio di conducenti di veicoli premium, si espande anche ai taxi, grazie alla partnership della multinazionale e il consorzio Cat (Consorzio Nazionale itTaxi).
Come prenotare la corsa
Ieri il debutto del servizio, che abolisce le chiamate e riassume la prenotazione in tre semplici passaggi. Basta infatti registrarsi sull’applicazione di Uber e riservare il taxi in totale autonomia. Poi, una volta accettata la corsa, è possibile monitorare il veicolo sulla mappa, fino al suo arrivo.
La presa in carico della richiesta, invece, è riservata alla volontà dei conducenti: ciascun tassista, per l’appunto, può liberamente scegliere se accettare o meno la corsa proposta dalla piattaforma.
Come pagare
Una volta giunti a destinazione – a patto che sia stata prima accettata la richiesta e che il taxi sia arrivato –, il pagamento della tariffa indicata dal tassametro sarà effettuato automaticamente dall’applicazione di Uber, tramite il metodo preinserito. Si potrà anche valutare la corsa. Le tempistiche e la qualità del trasporto urbano, come sperato da Lorenzo Pireddu, manager di Uber Italia, dovrebbero essere sempre più veloci e agevoli.
Intanto se per Uber per raccogliere feedback basta un’app, il riscontro sul servizio da parte dei tassisti e dei cittadini non sembra ancora possibile: “È ancora presto per decretare la funzionalità e il gradimento del servizio – spiega Marco Carati, presidente di Cat –. Siamo solo ai primi giorni: aspetteremo e vedremo”.