FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Tutte le ‘manipolazioni’ di Amato: "Così ha ucciso sua moglie Isabella"

L’intercettazione chiave nelle motivazioni dell’ergastolo al medico, accusato pure dell’omicidio della suocera

L’intercettazione chiave nelle motivazioni dell’ergastolo al medico, accusato pure dell’omicidio della suocera

L’intercettazione chiave nelle motivazioni dell’ergastolo al medico, accusato pure dell’omicidio della suocera

Le "manipolazioni" di Giampaolo Amato non hanno funzionato: la Corte d’assise presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari lo ha condannato all’ergastolo per gli omicidi della moglie Isabella Linsalata e della suocera Giulia Tateo, con un mix letale di benzodiazepina e anestetico a ottobre 2021. Ora, i giudici motivano la condanna e forse per la prima volta con ricostruiscono con chiarezza le ultime ore di Isabella. Uccisa a 62 anni dal marito oculista oggi 65enne, dopo 30 anni e due figli insieme. La "pistola fumante", la "prova diretta dell’omicidio", i giudici lo riconoscono, non c’è. Ma ci sono indizi gravi, precisi e concordanti che diventano "prove inconfutabili". Tra queste, le circostanze quasi identiche delle due morti, gli spostamenti anomali e mai riscontrati né prima né dopo registrati dallo smartwatch dell’imputato nelle notti in questione – quella tra l’8 e il 9 ottobre, quando morì Tateo al piano superiore rispetto all’appartamento-studio di via Bianconi in cui stava Amato, lui salì le scale sette volte – , e le "molte ed evidenti contraddizioni" dell’imputato durante il processo. Stabilita l’impossibilità della tesi difensiva per cui Isabella assunse da sola i farmaci già somministrati alla madre, poiché il minuto di tempo necessario alla benzodiazepina per avere effetto non le avrebbe permesso di "autosomministrarsi l’anestetico e prima liberarsi di strumenti (necessari all’inalazione del liquido-gas, ndr) e confezioni dei farmaci", resta da capire come siano andate le cose.

Quel che è certo, stando alle ricostruzioni anche delle registrazioni dei movimenti delle app dei telefoni dei due, Isabella attorno a mezzanotte del 30 ottobre suonò allo studio del marito. A dire di lui, per una visita all’occhio già concordata. Poi, i due salirono nell’appartamento di lei (dice lo smartwatch di Amato, ma non il cellulare di Isabella, che non registra la rampa di scale). Buio. La mattina dopo, sollecitato dalla cognata Anna Maria che non riusciva a mettersi in contatto con la sorella, Giampaolo trovò Isabella morta a letto. Ma come è successo?

A ricostruire il delitto pare proprio l’imputato stesso. Intercettato ad agosto 2022 (è stato arrestato ad aprile 2023) mentre parla col fratello, ipotizza una dinamica per i giudici "aderente agli elementi probatori ed esplicativa delle peculiarità tecniche e logiche del caso". "In teoria – dice – potresti averle dato qualcosa mentre la visitavi, poi, mentre era un po’ stordita, le hai fatto respirare questo... poi dopo sei tornato, hai aperto le finestre così non c’era la puzza del coso (il Sevoflurano ha un tipico odore dolciastro, ndr), e non importa la macchina per il gas, con una persona un po’ sedata la fai respirare con una pezzetta e non ci sono i segni poi sulla cute...". Ecco.

Inquietante, infine, la ricostruzione dei giudici su come Amato architettò e persino testò il delitto. Allora, quando nel 2019 stordì Isabella col Midazolam (è il famoso ’episodio della bottiglia’: la moglie risultò positiva alla benzodiazepina dopo una cena in cui il marito le aveva offerto un vino "amaro", e la bottiglia, conservata dalla sorella insospettita, analizzata dal Ris nel 2022 risultò positiva al Midazolam), lo fece "per sperimentare e apprendere con precisione le dosi per un effetto narcolettico, verificarne attivazione e durata". E quando usò gli anestetici letali su Tateo, fu "per consolidare le conoscenze nell’impiego a scopo letale, verificare l’efficacia del metodo e saggiare gli accertamenti successivi al ritrovamento del cadavere, le procedure e le reazioni dei parenti". Non solo. "La morte della suocera avrebbe inevitabilmente portato Amato a riavvicinarsi alla moglie, la quale nell’ultimo periodo stava tenendo le distanze ostacolando la messa in atto del piano finale". Il suo omicidio.