REDAZIONE BOLOGNA

Tutta la magia di San Michele in Bosco L’effetto cannocchiale della Torre Asinelli

Una delle cose magiche di Bologna è che basta inforcare una delle strade che dal centro salgono sui colli e subito sembra di sfiorare con le dita le cime mozzate delle torri rimaste dentro le mura, le tegole dei tetti, le punte dei campanili. Il tema del podcast il Resto di Bologna di oggi, che si può ascoltare gratis sul nostro sito o piattaforme come Spotify, è la visuale della Torre Asinelli dal complesso di San Michele in Bosco.

Muovendosi nel monumentale corridoio in quello che nei secoli è diventato l’Istituto Ortopedico Rizzoli, la Torre sembra cambiare dimensioni a seconda del punto di vista dello spettatore grazie a un ’effetto cannocchiale’. Per raggiungere il finestrone che si spalanca su Bologna, si può accedere dalla parte monumentale del Rizzoli (con mascherina, dal lunedì al venerdì fino alle 20 e fino alle 14,30 weekend e festivi). Suggestivo è l’accesso dalla chiesa: se la percorriamo fino al presbiterio, in fondo a destra troviamo una porticina che conduce al corridoio, noto come Cannocchiale. La cosa impressionante è che la finestra a nord del corridoio è esattamente in asse con l’apice della torre medievale. E qui la sorpresa: allontanandosi dall’affaccio, la parte sommitale del nostro monumento simbolo appare sempre più grande, fino a coprire l’intera finestra centrale. A spiegare il fenomeno è stata una ricerca del dipartimento di Psicologia della nostra università che nel 2017 è stata pubblicata su Perception. A svolgere lo studio, il prof Marco Costa con Leonardo Bonetti: 16 persone sono state portate nel corridoio per analizzare l’effetto zoom.

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