REDAZIONE BOLOGNA

Tubercolosi nella elementare a Bologna, test a insegnanti e alunni: in 60 sotto monitoraggio

Il Dipartimento di Salute pubblica dell’Ausl sta procedendo allo screening. Gli esiti saranno pronti lunedì. Zuntini (Fd’I): "Servono presìdi medici fissi"

Effettuato su 60 persone il test Mantoux per individuare la presenza del batterio

Bologna, 23 marzo 2024 – Un caso di tubercolosi in una scuola elementare della periferia della città. La segnalazione della malattia infettiva è arrivata dal Pronto soccorso dove il bambino è stato portato, al Dipartimento di Salute pubblica e, per la parte che riguarda i minori, la Pediatria territoriale. La situazione non sarebbe di allarme perché il numero delle Tbc (meno di una ventina nel primo trimestre) è in linea con quelli 2023 e in calo rispetto agli anni precedenti).

"In seguito alla notifica del caso di tubercolosi, martedì scorso, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità pubblica, abbiamo predisposto lo screening dei contatti stretti, minori e adulti – spiegano dall’Ausl –. Così come previsto dalle disposizioni ministeriali per la prevenzione della malattia tubercolare. È stata inviata una comunicazione a famiglie, insegnanti e dade delle due classi coinvolte. Oggi (ieri, ndr), a scuola, abbiamo eseguito i test Mantoux, la cui lettura avverrà lunedì prossimo, sempre a scuola".

Circa una sessantina i test somministrati nelle due classi. Il "test intradermico secondo Mantoux – precisa l’Ausl – rappresenta il test di elezione per lo screening dell’infezione tubercolare per identificare in modo precoce casi di infezione e prevenire nuovi casi di Tbc. Le eventuali positività al test saranno gestiti dalla sanità pubblica per quanto riguarda gli adulti e dalla pediatria del Sant’Orsola per i minori"·

La Mantoux sarà ripetuta tra 8-12 settimane. Nel frattempo, la Pediatria territoriale, sempre a stretto contatto con asili o scuole, si è messa subito a disposizione anche per eventuali incontri chiarificatori. Per la consigliera di FdI, Manuela Zuntini: "La notizia di un caso di Tbc nelle nostre scuole deve far riflettere sul non abbassare la guardia su prevenzione e presidio sanitario anche nelle strutture educative e scolastiche. Come ci ha insegnato il Covid, le scuole non vanno lasciate sole e devono essere supportate tramite la presenza fissa di sanitari per poter intercettare casi di malattie infettive o virali che possano estendersi a tutta la comunità. Questo episodio deve sollecitare l’amministrazione ad attivarsi insieme all’Ausl".