Bologna, 2 novembre 2022 - Scelgono le loro vittime con cura, prevalentemente anziane, prevalentemente sole. Poi provano a far scattare il meccanismo, spesso studiato, spesso spietato. Qualche volta la truffa va a segno, qualche volta no: succede almeno una decina di volte alla settimana secondo la questura.
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Una piaga - quella dei raggiri - che ha messo in allarme la polizia. Nei giorni scorsi è partita così una campagna di sensibilizzazione volta alle persone più deboli. La questora Isabella Fusiello ha persino parlato dal pulpito di San Pietro: "non aprite la porta agli sconosciuti", aveva detto ai partecipanti l'assemblea.
Le truffe, come e dove avvengono più di frequente
Le truffe si svolgono in vari modi: al telefono, alla porta di casa o all'uscita degli uffici postali. Spesso i modi sono affabili e rassicuranti tanto che la vittima è portata a fidarsi salvo poi scoprire di essere stata derubata.
Il racconto: si spaccia per la figlia malata al telefono e chiede 11mila euro
Solo pochi giorni fa, un anziano si è visto chiedere 11.500 euro al telefono da una donna che si spacciava per sua figlia. La scusa era una rara malattia di cui si era scoperta affetta e la somma era utile per cure urgenti. L'uomo per fortuna non si è fidato e ha chiamato il 113. Gli agenti ora si stanno organizzando per allestire banchetti e iniziative varie in città per entrare in contatto con gli anziani, tra cui le chiese.
Sono previsti appuntamenti nella chiesa parrocchiale di Sant'Isaia, di S Martino, o di San Benedetto. In tali occasioni gli operatori spiegheranno come difendersi dagli inganni e dai raggiri posti in essere dai malintenzionati, distribuendo anche degli opuscoli informativi.