Trovato il corpo di Bruno, l’anziano sparito a luglio

La salma di Gallerani, 84 anni, era tra l’erba sull’argine del Lavino. Sarebbe morto per malore nei primi giorni della scomparsa.

Trovato il corpo di Bruno, l’anziano sparito a luglio

Bruno Gallerani, l’84enne del quale non si avevano più notizie dal 14 luglio

Dopo 38 giorni dalla scomparsa è stato trovato ieri mattina nella campagna di Zola Predosa, il corpo senza vita di Bruno Gallerani, l’84enne del quale non si avevano più notizie dalla sera del 14 luglio scorso sparito dalla sua casa di Borgo Panigale. A scorgere il cadavere dell’anziano nascosto tra l’erba alta è stato un residente della zona che alle prime luci del giorno transitava a piedi in una cavedagna a ridosso degli argini del torrente Lavino, in via Isonzo, a poche decine di metri dal ponte di ferro che scavalca il corso del fiume in località Rigosa.

Appena ricevuta la segnalazione del passante sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale e da un primo esame della salma si è fatta l’ipotesi che si si trattasse di Gallerani, morto forse per un malore e che quindi il decesso potrebbe risalire ai giorni della scomparsa.

Secondo una prima ricostruzione, l’84enne visto per l’ultima volta presso la sua residenza a Borgo Panigale la tarda serata della domenica 14 luglio, si sarebbe allontanato da solo, verosimilmente a piedi, e, da appassionato podista, avrebbe percorso un tragitto fatto tante volte in direzione della campagna, fino a Rigosa. Poi di lui non si è più saputo niente. Vane le ricerche che sono state attivare dalla segnalazione del figlio Massimo, e che ha visto impegnati gli uomini della Croce Rossa di Bologna, con l’appoggio ai vigili del fuoco con unità cinofile e gli operatori della Croce Rossa Italiana di Reggio Emilia.

"Domenica è scomparso mio padre. Le ricerche sono iniziate subito in tutti i posti vicini a casa. Aveva una maglietta bianca con una scritta, pantaloncini verdoni e scarpe azzurre sportive. Calzini di spugna, cappellino beige e occhiali da vista. Condividete, manderò io un messaggio di stop delle ricerche. Grazie", ha scritto sui social il figlio Massimo chiedendo la collaborazione di tanti, compresa quella del sindaco Lepore che ha condiviso il post.

Ed è stato ancora il figlio ieri poco dopo mezzogiorno, con un altro post, a prendere atto della fine della pur flebile speranza di trovare il padre ancora vivo. Con un breve messaggio ha infatti diffuso la notizia ricevuta poco prima dai carabinieri.

Parrebbe certa la conferma di morte naturale anche se, viste le condizioni del corpo che è rimasto all’aperto per settimane, è stata disposta la trattazione in via giudiziaria e sarà probabilmente eseguita l’autopsia.

Gabriele Mignardi