Trovata coca nelle cantine. Chiuso il ‘Bar dei ragazzi’

La Squadra mobile ha arrestato due pusher che usavano il locale come base

Trovata coca nelle cantine. Chiuso il ‘Bar dei ragazzi’

Il bar chiuso in via del Lavoro

Seduti al dehors del ‘Bar dei Ragazzi’ aspettavano i clienti. E nelle cantine sotto al locale, tenevano parte della coca da spacciare e sostanza da taglio. Per questo il locale di via del Lavoro, in zona San Donato, è stato chiuso per 15 giorni dal questore Antonio Sbordone, a seguito di un’attività di monitoraggio posta in essere dalla Squadra mobile negli scorsi giorni, conclusasi con l’arresto di tre cittadini marocchini. Il servizio antispaccio, attuato dai poliziotti della IV Sezione, era stato predisposto proprio nella zona perché abituale ritrovo di pusher e clienti.

Già lunedì gli agenti, in borghese, avevano arrestato un venticinquenne, osservato mentre, dopo aver risposto al cellulare, partiva in monopattino in direzione del parcheggio dell’Eurospin, in via Pezzana, ed effettuava lo scambio. Fermato, il ragazzo aveva con sé aveva più di mille euro e 12 grammi di coca.

Il giorno successivo, gli agenti erano tornati in azione. Questa volta, appoggiati al dehors del bar erano in due: un trentatreenne e un quarantacinquenne, anche loro originari del Marocco, incensurati e irregolari sul territorio. I poliziotti hanno avuto modo di osservare i due in azione: all’arrivo dei clienti, come fatto anche dal collega il giorno prima, li invitavano a seguirli nel parcheggio del supermercato e qui avveniva lo scambio. Gli operatori della IV sezione sono quindi entrati in azione, fermando i due pusher: avevano tre involucri con all’interno 3 grammi di coca. Il trentatreenne aveva con sé anche 1100 euro, un mazzo di chiavi e un telefonino; l’altro due mazzi di chiavi, un cellulare e 205 euro. Una di queste chiavi, in particolare, ha interessato i poliziotti: apriva infatti il portone d’accesso alle cantine del civico 12 di via del Lavoro.

Nella perquisizione effettuata nel locale di pertinenza del bar sono stati trovati altri 370 euro, una bustina verde e tre involucri a forma di paracadute (uguali a quelli spacciati dai due) con dentro 6 grammi di coca, oltre ad altri 6 grammi di sostanza da taglio. I pusher sono quindi finiti in manette e, all’esito della direttissima, è stato disposto nei loro confronti il divieto di dimora nella Città Metropolitana di Bologna. Al titolare del bar, invece, i poliziotti della Pas hanno notificato la sospensione per 15 giorni della licenza, disposta dal questore in base all’articolo 100 del Tulps, in conseguenza non solo dei fatti emersi a seguito del servizio della Mobile, ma anche delle abituali ‘frequentazioni’ del locale. La polizia adesso sta indagando per individuare il ‘datore di lavoro’ dei tre pusher finiti in manette.

Nicoletta Tempera