REDAZIONE BOLOGNA

"Troppo consumo di suolo". Scontro opposizione-giunta

La consigliera Sara Nanetti: "Dal 2015 al 2022 un aumento preoccupante". Il sindaco Falzone: "Ciò che si sta costruendo deriva da vecchi diritti edificatori".

"Troppo consumo di suolo". Scontro opposizione-giunta

La consigliera Sara Nanetti: "Dal 2015 al 2022 un aumento preoccupante". Il sindaco Falzone: "Ciò che si sta costruendo deriva da vecchi diritti edificatori".

"A Calderara si consuma troppo suolo". L’allarme lo lancia la lista civica ‘Calderara in Comune’ per voce della capogruppo Sara Nanetti.

"Dal 2015 al 2022 – spiega la civica – Calderara ha registrato un aumento dell’uso di suolo dal 15,36% al 16,45%, raggiungendo il picco di 22 ettari consumati tra il 2021 e il 2022. Numeri che posizionano il nostro comune ai vertici della Città metropolitana di Bologna. Il confronto con altre realtà simili per numero di abitanti sottolinea l’urgenza di rivedere le politiche urbanistiche per evitare di compromettere il patrimonio naturale e il benessere delle future generazioni".

A parere di Nanetti è tempo di ripensare le scelte urbanistiche e promuovere uno sviluppo sostenibile che salvaguardi il territorio di Calderara.

"Le politiche territoriali – continua Nanetti – continuano a sacrificare aree verdi abbracciando un modello di crescita poco lungimirante e insostenibile; salvo adottare misure compensative che poco possono fare a fronte di una gestione del territorio predatoria. Il dato del consumo di suolo dal 2015 al 2022, preso da solo può sembrare contenuto. Ma se osservato nel dettaglio, rivela una preoccupante accelerazione perché sono ben 22,03 gli ettari di suolo consumato solo tra il 2021 e il 2022. "Un valore che rappresenta il dato più alto in assoluto più alto dell’intera Città metropolitana di Bologna – aggiunge –. Questo record non pare giustificato, dati alla mano, da un aumento significativo dei residenti che dal 2017 al 2022 ha registrato un incremento medio dello 0,45 per anno".

"Quanto si sta edificando nel nostro territorio – replica il sindaco Giampiero Falzone – deriva da vecchi diritti edificatori che negli anni non sono stati espressi dai titolari. Ma che con la manifestazione di interesse introdotta da apposita legge regionale hanno iniziato a prendere forma dal 2019 in avanti. E’ matematico quindi che il dato di consumo di suolo 2022 balzi agli occhi. Ma è la sommatoria di anni e anni precedenti dove il consumo è stato letteralmente pari a zero".

Il primo cittadino ricorda poi che sul tema esiste la variante al Psc del 2016 di ridimensionamento e incentivazione alla riqualificazione con una riduzione di consumo del 38,45%, pari a 76.820,35 metri quadri di superficie territoriale restituita a verde.

"Esistono poi – conclude il sindaco Falzone – provvedimenti di questa amministrazione dal 2019 al 2023. Che hanno portato a una ulteriore riduzione di consumo di suolo di superficie territoriale pari a 314.844 metri quadri restituita a destinazione rurale".

Pier Luigi Trombetta