Lo stazionamento dei nomadi è un problema che la nostra società si trascina da sempre. Le comunità che si muovono in camper e roulotte quando stazionano da qualche parte alla partenza si lasciano alle spalle sporcizia e rifiuti. È singolare però che, come accade spesso, se la sosta si allunga e le proteste dei residenti fioccano non intervengano i vigili urbani o altre forze dell’ordine. Aziende e cittadini hanno il diritto di non doversi trovare dinanzi all’ingresso o sotto casa questa ingombrante comunità che il più delle volte non rispetta le elementari regole della vita civile. Anche se non vengono commessi reati il modo e le norme per riportare alla normalità situazioni di eccesso esistono. Serve buona volontà da parte dell’amministrazione comunale. In questo caso è ora che qualcuno si dia una mossa. Lo stazionamento con caravan (da migliaia di euro) da parte degli zingari in aree pubbliche è uno dei problemi comuni di molte città ma che si scontra con un certo vuoto normativo. I parcheggi troppo spesso sono occupati da campi nomadi momentanei da parte dei rom che bivaccano e creano disagio agli abitanti. Secondo la più diffusa interpretazione giuridica il sindaco può intervenire con una ordinanza di sgombero immediato.
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