"Tronchi nell’Idice e Zena, rischio esondazioni"

Allarme dei consiglieri di centrodestra che scrivono alle Istituzioni: "Questi detriti vanno rimossi prima che torni il maltempo"

"Tronchi nell’Idice e Zena, rischio esondazioni"

"Tronchi nell’Idice e Zena, rischio esondazioni"

"Sull’Idice e In val di Zena la situazione è rimasta invariata da circa quattro mesi e al ritorno delle piogge si rischiano nuove esondazioni del torrente". A lanciare l’allarme sono Diego Baccilieri, capogruppo Città Metropolitana Uniti per l’Alternativa, Alessandro Sangiorgi, consigliere comunale Fratelli d’Italia San Lazzaro, che allertano tutte le istituzioni interessate, tra cui Protezione civile regionale e Prefettura di Bologna.

"A fine maggio avevamo segnalato al Comune di San Lazzaro e alla Città Metropolitana una situazione la presenza di alberi nei letti dei fiumi, che potevano causare ostruzioni al deflusso dell’acqua sia per quanto riguardava l’Idice sia per quanto riguardava lo Zena" dichiarano Diego Baccilieri e Alessandro Sangiorgi.

"Purtroppo a distanza di tre mesi, abbiamo effettuato un altro sopralluogo e, con profonda amarezza ma anche rabbia, dobbiamo constatare che per quanto riguarda l’Idice qualche tronco è stato tolto ma il letto del torrente, invece, riporta tuttora avvallamenti vari che potrebbero ostruire il regolare deflusso dell’acqua" .

"Per quanto concerne lo Zena, a differenza dell’Idice, vi sono ancora alberature sotto e ai lati delle arcate del ponte che potrebbero ostruire il regolare deflusso dell’acqua e, come per l’Idice, il letto del fiume riporta avvallamenti – continuano Baccilieri e Sangiorgi. Preoccupa tutta questa situazione perché, visti gli episodi che sono capitati, molti cittadini continuano a chiedersi quali lavori di di pulizia e manutenzione degli argini siano stati effettuati finora ma soprattutto quando verranno effettuati onde porre rimedio alla stato di fatto ed evitare ulteriori danni sul territorio".

Sulla Val di Zena lancia l’allarme anche Luca D’Oristano, consigliere di Fratelli d’Italia a Pianoro che sottolinea la "grave situazione in cui, ancora oggi, versano alveo e sponde del torrente Zena".

Dal ponte di Via Fondè, Comune di San Lazzaro, a tutta la Val di Zena i "detriti presenti sono una quantità molto preoccupante per i residenti e, se non verranno rimossi entro il mese di settembre, fine dalla stagione estiva, potrebbero essere motivo di nuove esondazioni e danni mettendo a rischio l’incolumità pubblica e privata". L’invito dell’esponete di Fdi è a prendere atto "che gli accumuli presenti ed i tronchi incastrati, o di traverso nell’alveo, sono chiaramente ‘dighe’ che favoriranno esondazioni eo nuovi danni alle sponde del torrente vanificando così i lavori di ripristino eseguiti fino ad oggi ed i soldi pubblici spesi".