Trincea sull’Idice: "Difenderemo il nostro guado"

Scontro dopo l’annuncio della demolizione. Residenti pronti a proteggere l’opera con un sit-in.

Trincea sull’Idice: "Difenderemo il nostro guado"

Trincea sull’Idice: "Difenderemo il nostro guado"

Il guado di Monterenzio non deve essere toccato. Questo il grido che, da due giorni, si leva dal paese dell’Appennino da quando la Regione ha comunicato che, non appena la Sp7 Idice sarà percorribile a doppio senso, il guado costruito dagli imprenditori della zona sarà abbattuto perché pericoloso e non stabile in caso di piene. E se non c’è ancora una data per il sit-in di protesta che imprenditori e cittadini stanno organizzando contro questa decisione c’è già, però, una grandissima adesione in paese e nelle frazioni che, proprio grazie al guado, sono state ricollegate dopo le frane.

A esprimersi in merito è anche la consigliera di opposizione del gruppo UnitiInsieme Monterenzio Elisa Tagliavini: "Non voglio fare comizi politici, voglio dire che questo guado è il simbolo della rinascita di Monterenzio. Questa costruzione ha fatto sì che tutto il paese fosse unito da destra a sinistra, senza colori politici, per la rinascita di persone isolate e attività produttive. Un’opera fondamentale". Dello stesso parere anche il Comitato Alluvione e Frane Monterenzio 2023 che ha scritto alla Regione: "Partiamo dal presupposto che la pericolosità citata del guado non è stata giustificata da nessuna evidenza tecnica, ci teniamo a precisare che il guado è l’unica garanzia di sicurezza legata al fatto che, in caso di nuove emergenze, lo stesso è l’unica via di fuga e di accesso anche per gli stessi mezzi di soccorso. C’è da dire poi che la volontà di distruggerlo comporterebbe una spesa maggiore di quella stanziata per costruirlo. Dicono che la Sp7 riaprirà a doppio senso di marcia a fine settembre, ma la zona circostante, e invitiamo in loco le istituzioni, non è affatto stata messa in sicurezza. Chiediamo, dunque, di rivedere immediatamente questa decisione, di considerare la volontà dei cittadini".

Un invito alla riflessione viene rivolto alla Regione dalla consigliera pentastellata Silvia Piccinini: "La decisione di abbattere il guado, che ha permesso a Monterenzio di sopravvivere all’isolamento dopo l’alluvione dello scorso maggio, merita di essere approfondita e spiegata nei minimi dettagli da parte della Regione. Dopo la riapertura della Sp7, quel guado non viene utilizzato ma la decisione di demolirlo non può piombare sulla testa dei cittadini attraverso una asettica comunicazione". Chiede di sospendere ogni attività legata all’abbattimento anche il consigliere regionale Marco Mastacchi di Rete Civica, che un’interrogazione invita ad "attivare un tavolo di confronto fra istituzioni e rappresentanti dei cittadini, al fine di arrivare a una soluzione condivisa".

Zoe Pederzini