GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Tributo a Cesare Ragazzi: "Un grande sognatore. Ha venduto la felicità"

Un’amica di famiglia ha ricordato l’imprenditore scomparso a 83 anni. Nel messaggio funebre la frase che lo ha reso celebre negli spot tivù.

Un’amica di famiglia ha ricordato l’imprenditore scomparso a 83 anni. Nel messaggio funebre la frase che lo ha reso celebre negli spot tivù.

Un’amica di famiglia ha ricordato l’imprenditore scomparso a 83 anni. Nel messaggio funebre la frase che lo ha reso celebre negli spot tivù.

BAZZANO (Bologna)"Salve! sono Cesare Ragazzi". Non poteva essere che questo l’ultimo saluto, stampato nel ricordo del funerale che è stato distribuito ieri mattina ai tanti partecipanti al rito funebre dell’imprenditore bolognese che, negli anni Settanta del secolo scorso, inventò quell’idea meravigliosa che lo ha fatto entrare nella storia del costume nazionale. Un’impresa finita male ma rimasta impressa nella memoria collettiva insieme all’immagine del suo protagonista, morto venerdì scorso, a 83 anni, nella sua casa di Bazzano, Valsamoggia.

Il paesone dov’era nato e che lo ha accompagnato nella buona e nella cattiva sorte. Così, ieri mattina, la chiesa di Santo Stefano non ha accolto tanti ‘vip’; era colma invece di tante persone comuni, a partire dai famigliari: la moglie Marta, i figli Alessia, Simona e Nicola, i fratelli Fausta, Giovanna ed Enrico, generi, cognati e nipoti. E poi i collaboratori, gli ex dipendenti e quelli transitati alla società che ancora porta il suo nome.

A testimoniare un’amicizia di vecchia data e una passione per la musica coltivata fin da ragazzo c’era il maestro Fio Zanotti. "Ci siamo conosciuti negli anni Novanta – ha detto –. Venne in studio di registrazione con Gianni Togni. Era una persona autentica e rassicurante, con il senso dell’amicizia e una notevole competenza musicale". Il parroco don Tommaso Rausa ha sottolineato la dimensione pubblica della sua esistenza visibile, ma rimarcato anche quella invisibile "dell’amore dato e di quello ricevuto. Quello che resta oltre la vita".

Il ritratto autentico di Ragazzi è poi stato tracciato dal messaggio letto all’assemblea commossa da un’amica di famiglia, dal quale è emerso l’uomo "non perfetto". "Cesare era una persona forte, un uomo deciso, il cui carattere si è forgiato sin da giovane lavorando fin da piccolo per aiutare la famiglia e affrontando le difficoltà di un’infanzia segnata dalle origini modeste e dalla povertà. Cresciuto in una generazione che ha vissuto il dopoguerra, non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide della vita". Un creativo, un sognatore, capace di inventare e di brevettare fino all’ultimo anche dei nuovi prodotti pensati per dare bellezza e felicità.