Nella nebbia di una notte di 33 anni fa, Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini morivano, massacrati a colpi di pistola, finiti con un proiettile alla nuca. Erano tre giovanissimi carabinieri e la loro colpa, quella notte del 1991, fu imbattersi nei fratelli Savi, Roberto e Fabio, mentre pattugliavano le strade del Pilastro. Avevano vent’anni. I loro corpi non furono mostrati, per pietà, ai famigliari.
Anche oggi, come ogni anno, per ricordare quella strage, il sindaco Matteo Lepore parteciperà alla commemorazione del XXXIII anniversario davanti al ceppo eretto in loro memoria al Pilastro. Alle 10 ci sarà la messa, celebrata nella chiesa di Santa Caterina da Bologna, in via Campana 2. Poi verranno deposte delle corone al monumento di via Casini, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine, dei vertici dell’Arma, dei Gonfaloni del Comune di Bologna e della Città metropolitana, e dei famigliari delle vittime, che solo il Covid è riuscito a tenere lontani da Bologna in questo giorno di dolore e memoria.
Dopo le celebrazioni, ci sarà un sopralluogo alla nuova caserma dei carabinieri che sta sorgendo nel quartiere. Infine, alle 15 dal Centro Commerciale Artigianale di via Pirandello 14 partirà una passeggiata per conoscere il Pilastro e alle 18, al Palasport di via Pirandello 11, è in programma il concerto di Daniele Melis, autore della canzone ‘Tre fiori del Pilastro’.