REDAZIONE BOLOGNA

Treni bloccati tra Bologna e Firenze: allarme pacco sospetto ed “estranei in galleria”

Le forze dell’ordine sono intervenute per ripristinare il traffico ferroviario: ritardi fino a 150 minuti. Ripresa poi la circolazione dopo le 23.30. Dopo l’avvistamento di persone in un’area ad accesso vietato, sarebbe anche arrivata una telefonata anonima. Si tratterebbe, però, di un falso allarme bomba

Treni bloccati e caos per i ritardi

Bologna, 8 agosto 2023 – Forti ritardi e disagi alla circolazione ferroviaria. La linea dell’alta velocità tra Bologna e Firenze è stata interrotta a partire dalle ore 19 per controlli tra le località di Idice e San Pellegrino. È poi ripresa gradualmente a partire dalle 23.30, ma con forti rallentamenti e possibili cancellazioni o limitazioni.

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La causa del blocco è stata la segnalazione della presenza di estranei nella galleria 'Firenzuola’ (che è il secondo tunnel più lungo della tratta appenninica della Tav con i suoi 15,2 km), ma anche di un pacco sospetto. La Polfer si è messa al lavoro per capire di cosa si tratta.

Nel momento in cui è scattato l’allarme molti treni sono stati deviati in superficie, con conseguente caos in molte stazioni. A Bologna si sono registrati ritardi anche di 150 minuti.

Sul sito di Rfi (qui il link a Info mobilità) la conferma dell’intervento delle forze dell'ordine che garantiva la ripresa del traffico ferroviario e la riprogrammazione dell'offerta ferroviaria.

La polizia ferroviaria ha già fatto delle perlustrazioni, ma non hanno ancora dato riscontro. La galleria si estende per molta lunghezza e serve tempo per completare le verifiche.

Cosa è successo

L'allarme è stato lanciato poco dopo le 19 nella galleria compresa fra Idice e San Pellegrino, e che quindi è in zona di confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, dal macchinista di un treno in transito che ha notato delle persone nella galleria.

Il traffico ferroviario è stato interrotto e subito sono intervenuti gli agenti della Polfer per verificare la situazione e per provare a individuare le persone presenti in un'area in cui è strettamente vietato l'accesso.

Secondo altre informazioni, la segnalazione di persone in galleria sarebbe stata seguita da una telefonata anonima che avrebbe riferito della presenza di un ordigno ma le verifiche sono in corso e al momento non c'è nessun riscontro; in tal caso si potrebbe trattare di un falso allarme bomba.

Le verifiche riguardano la galleria e anche le pertinenze esterne. In questi luoghi di montagna il sedime ferroviario scorre in aree rurali che di solito sono poco abitate. Diversamente dagli episodi di persone segnalate sui binari nei centri urbani - cosa che ogni tanto accade nelle ferrovie, spesso si tratta di sbandati, spacciatori o soggetti che tentano il suicidio -, stasera l'eventuale presenza di persone in una zona remota appare come un fatto insolito e pone problemi di sicurezza.

I protocolli impongono di bloccare subito la circolazione ferroviaria nei casi di segnalazione di persone vicino ai binari. Il blocco improvviso dei treni causa inevitabili ripercussioni sui viaggiatori per via di ritardi e cancellazioni.