REDAZIONE BOLOGNA

Treni bloccati tra Bologna e Firenze sull’alta velocità, aperto un fascicolo per attentato con finalità terrorismo

Persone sui binari, le indagini della Polfer: ritardi fino a 300 minuti. Oggi la circolazione ferroviaria è regolare

Sopralluogo della polfer sulla ferrovia Bologna-Firenze

Bologna, 9 agosto 2023 – Caos treni Bologna-Firenze: la Dda della procura di Firenze apre un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti, con finalità di terrorismo. 

Investigatori al lavoro dopo i disagi di ieri sulla linea ferroviaria, con ritrardi fino a sei ore. La polfer sta acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza, occhi elettronici poi divelti da ignoti. C’è l’ombra degli anarchici  dietro l’allarme bomba (rivelatosi poi falso).

"Stiamo acquisendo le immagini delle telecamere che ignoti hanno poi divelto e procediamo con gli accertamenti: le verifiche sulla linea hanno appurato che è stata danneggiata anche la porta di un casottino dove sono custoditi i rec elettrici dell'Alta velocità e che da una delle colonnine in galleria è stata fatta una telefonata, arrivata all'ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba”.

Lo spiega Marco Dalpiaz, dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria della Toscana che da ieri sera è impegnata nei rilievi sul tratto di Av interessato dalla segnalazione. Dopo la segnalazione anonima "la circolazione è stata subito interrotta e nessun treno è stato fermato in linea o in galleria ma tutti presso stazioni ferroviarie”, precisa il dirigente della Polfer. «I controlli svolti nella notte e stamattina hanno permesso di accertare che nessun ordigno era stato lasciato - aggiunge Dalpiaz - la Polfer ha ispezionato con dei carrelli, delle piccole motrici, tutta la galleria in un senso e nell'altro, per un totale di 14 chilometri. È stata fatta la bonifica ed è intervenuta la scientifica”.

Una serata di pesanti disagi quella di ieri per pendolari e vacanzieri:  i convogli sulla linea dell’Alta Velocità tra Bologna e Firenze sono rimasti fermi a lungo, dopo che attorno alle 19 il macchinista tra Idie e San Pellegrino, tra Emilia Romagna e Toscana, ha notato alcune persone in una galleria.

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Il traffico è stato subito interrotto e in parte spostato sulla linea normale, gettando nel caos molte stazioni. 

Sarebbe poi scattato l’allarme bomba in galleria, ordigno che poi non è stato trovato. Già in passato, lungo i binari nell’area dell’Appennino, c’erano stati atti di matrice anarchica o riferita al movimento di protesta no Tav. Già erano stato trovati inoltre ordigni di tipo rudimentale. Le indagini della Polfer dovranno chiarire quanto successo: chi e a che scopo potrebbe essersi recato in quella galleria, in una zona impervia e scarsamente abitata.

Una delle piste più accreditate – e che gli investigatori non escludono – è quella della pista anarchica.

La circolazione ferroviaria, ripresa gradualmente dopo le 23.30, stamattina è regolare, fanno sapere da Trenitalia, ed eventuali ritardi, sono solo uno strascico degli eventi di ieri notte.

Pesanti, infatti, i ritardi riportati dai convogli ieri sera, i primi treni coinvolti hanno accumulato anche 300 minuti.