Informare la comunità e portare alla luce le sfide di coloro che ogni giorno lottano contro un tumore sanguigno. L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione ’Diamo voce al futuro’ – promossa da Janssen Oncology e patrocinata da Ail e presentata al Royal Hotel Carlton – accende le speranze, e anche i microfoni, per dare la parola a chi ogni giorno si schiera in prima fila contro un comune nemico da combattere. Sul sito www.lmcome.it e nelle relative pagine social, tre video-serie online racconteranno le storie di ricercatori, cargiver e pazienti attraverso la realizzazione di alcuni podcast – ognuno basato su un diverso racconto e punto di vista – con la mission di ampliare la conoscenza riguardo le malattie ematologiche e raggiungere un pubblico sempre più vasto.
"Bisogna ricordare quanto sia importante coniugare la ricerca con l’assistenza clinica, in quanto sono due facce della stessa medaglia, entrambi fondamentali – puntualizza il direttore dell’Istituto di Ematologia Seràgnoli, Michele Cavo –. Oggi possiamo dire di aver compiuto grandi passi avanti, perché per molti di questi tumori sono a disposizione dei trattamenti avanzati e dei processi sofisticati che consentono di raggiungere risultati rilevanti". Prevenzione e sensibilizzazione si uniscono così a un unico messaggio di speranza. "È importante infondere coraggio. Ci sono casi in cui, se il paziente è un personaggio famoso, quest’ultimo può avere la possibilità e la sensibilità di raccontare come, seppur non esistano guerrieri invincibili, tutti abbiano la possibilità di far appello alle proprie forze per rimettersi in pista", conclude il medico, che seguì in prima linea anche il caso Mihajlovic.
Secondo i dati, in Emilia-Romagna ogni anno si stimano circa 2.600 nuove diagnosi di tumore del sangue: tra le diverse forme, i linfomi non-Hodgkin risultano i più comuni, con oltre 1.200 nuove diagnosi all’anno, seguite dalle leucemie, il mieloma e il linfoma di Hodgkin. "L’informazione e la formazione sono fattori indispensabili per promuovere l’attenzione dei cittadini sulla nostra attività – sottolinea Achille Contedini, presidente Ail Bologna –. Il nostro obiettivo rimane quello di sostenere la ricerca e offrire ai pazienti e alle loro famiglie un supporto concreto". A fargli eco, Loretta Mameli di Janssen. "Dando voce a chi vive questa battaglia in prima persona consentirà di avvicinarsi ancora di più alle associazioni: la partecipazione è fondamentale".
Giorgia De Cupertinis