REDAZIONE BOLOGNA

Tre ragazzi salvano 73enne colpito da infarto in strada a Bologna

E’ successo un mese fa in zona San Mamolo e la storia a lieto fine è stata resa nota per sottolineare l’importanza del primo soccorso. L’assessore Donini: “La macchina dell’emergenza funziona”

Bologna, 19 ottobre 2023 - Una bella notizia che conforta gli animi: tre ragazzi (videohanno salvato la vita a un uomo di 73 anni colpito da arresto cardiaco in strada a Bologna. I tre 'angeli' sono un fotografo di 26 anni, Stefano Ponticelli, un neolaureato in medicina 25enne, Giulio Veronesi, e un liceale appena maggiorenne, Matteo Laschi. Insieme hanno salvato Luigi Martelli, che si è sentito male a causa di un attacco di cuore.

L'abbraccio tra i protagonisti di questa storia di soccorso a lieto fine  (Fotoschicchi)
L'abbraccio tra i protagonisti di questa storia di soccorso a lieto fine (Fotoschicchi)

Il 'salvataggio' risale a oltre un mese fa - il 16 settembre - ed è avvenuto attorno alle 13 in zona San Mamolo. Oggi - in occasione della 'Settimana Viva! Per la rianimazione cardiopolmonare', promossa da Resuscitation Council - i quattro protagonisti si sono rincontrati alla centrale operativa 118 dell'ospedale Maggiore, alla presenza dell'assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini – che ha consegnato loro l’attestato di ‘bravo soccorritore’ – e del direttore del dipartimento dell'Emergenza Giovanni Gordini. Una storia presa ad esempio per confermare che "il sistema di emergenza a Bologna funziona - sottolinea Gordini - ed è anche basato sul coinvolgimento attivo dei cittadini, in questo caso molto giovani".

Cosa è successo a settembre in San Mamolo

Il primo a intervenire in soccorso di Luigi Martelli colpito da infarto è stato Stefano Ponticelli, il fotografo: "Stavo tornando a casa per l'ora di pranzo - racconta - quando lungo via Alamandini ho visto questo signore accasciato a terra sul fianco destro. Mi sono fermato con la macchina. ho urlato per capire se fosse sveglio, ma non mi rispondeva. Così ho chiamato il 118 e mi hanno spiegato via telefono a fare il massaggio cardiaco che non avevo mai fatto prima, per fortuna è andata bene".

Dopo poco è arrivato Giulio Veronesi: "Abito di fronte, ho capito la situazione e sono corso giù. Ho dato il cambio a Stefano e nel frattempo il 118 era in chiamata", ha detto. Sul posto è accorso anche Matteo Laschi, liceale di 18 anni: "Ero andato a prendere la mia ragazza a scuola, mentre l'aspettavo in auto, mi è arrivato l'allarme di una persona in arresto cardiaco nelle vicinanze sull'applicazione del 118 (l'app Dae Responder), mi sono precipitato e ho dato il cambio a Stefano e a Giulio nel massaggio".

L'intervento salva-vita

Tre interventi che hanno davvero salvato la vita al signor Luigi: circa sette minuti e mezzo dopo la chiamata, sono arrivate automedica e ambulanza, ma il soccorso tempestivo dei giovani è stato fondamentale. "Una bella storia per la generosità di questi ragazzi e anche perché tutta la macchina dei soccorsi ha funzionato perfettamente - commenta Donini - come in Emilia-Romagna funziona praticamente sempre. Questo ci inorgoglisce e ci carica di responsabilità, cercando di progredire ulteriormente con la formazione di giovani e meno giovani che possano fare corsi specifici per massaggio cardiopolmonare ed essere inseriti nell'app Dae Responder".

L'abbraccio tra i 4 protagonisti

Oggi Luigi sta bene e ha riabbracciato i 'suoi' ragazzi: "Sono stati eccezionali, gli devo la vita", ha detto.

E ha proprio ragione: dai dati del 118 di Bologna, risulta che la rianimazione cadiopolmonare iniziata sul posto è del 28%, più alta della media nazionale (26%) e la ripresa dall'arresto ancora più alta, pari al 45% (rispetto al 19% dell'Italia e al 33% dell'Europa). Grazie all'iniziativa 'Kids Save Lives' finalizzata a insegnare il primo soccorso nelle scuole, nel Bolognese sono già stati coinvolti 1500 studenti delle primarie e delle secondarie.

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