REDAZIONE BOLOGNA

Tre giovani funambole sospese sulla corda della vita

Lo spettacolo del collettivo Matrice Teatro racconta l’amicizia, la morte e la lontananza: fino al ritrovarsi.

Lo spettacolo del collettivo Matrice Teatro racconta l’amicizia, la morte e la lontananza: fino al ritrovarsi.

Lo spettacolo del collettivo Matrice Teatro racconta l’amicizia, la morte e la lontananza: fino al ritrovarsi.

Stasera alle 21 il teatro Dehon di via Libia ospita ’Funambole’, spettacolo del collettivo Matrice Teatro, realizzato con una campagna crowfounding, con Virginia Cimmino, Claudia Perossini e Irene Papotti.

Tre amiche d’infanzia: Aurora, Maddalena e Rita, finita la scuola, vengono presto separate e dalle scelte di vita prese e dalla morte dell’ultima, Rita. È solo dopo cinque anni dall’accaduto che Aurora e Maddalena decidono di incontrarsi nuovamente. È il momento di tirare le somme, presentarsi all’altra per quello che sono diventate, capire i motivi della loro separazione e confrontarsi sulle diverse reazioni al lutto.

Il loro è un viaggio a ritroso nel passato, dove ricordano la loro amica e i momenti salienti di crescita: tutte e tre, nella loro esperienza di vita, sono state funambole, in un movimento continuo di ricerca di se stesse, un continuo oscillare tra i propri desideri e quelli degli altri, sulla corda della vita.

L’obiettivo dello spettacolo è raccontare esperienze condivisibili da gran parte del pubblico femminile, generando la frase "è successo anche a me" e dare voce alla condizione di instabilità incertezza della vita delle giovani e dei giovani d’oggi; domandarsi sulla difficoltà di mantenere dei rapporti solidi in un presente dove è sempre più difficile avere radici e tanto tempo libero: "Le cose ti risucchiano, ti distraggono e un attimo dopo ti accorgi che è passato un anno, così. Lo spettacolo vuole essere delicato e leggero, in un’atmosfera tipica dei momenti in cui si racconta un ricordo lontano ma ancora presente".