GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Travolto sulle strisce mentre va in edicola. Morto sul colpo un 96enne

Luigi Ianelli tutte le mattine all’alba andava a comprare il giornale. In quel momento stava piovendo. L’automobilista sotto choc: "Non l’ho visto". .

Travolto sulle strisce mentre va in edicola. Morto sul colpo un 96enne

Falciato sulle strisce pedonali mentre attraversava la Porrettana diretto all’edicola del paese. E’ morto così all’alba di ieri Luigi Ianelli, 96enne residente a Pontecchio Marconi. Nativo di Pavullo, un passato professionale nel settore biomedico e nei trasporti, era in pensione da tanti anni e viveva da solo con il suo cane Pongo nel complesso della Contessina, in via delle Lastre, a poche centinaia di metri dal Mausoleo di Marconi.

E’ questo il teatro dell’incidente mortale avvenuto pochi minuti prima delle sei del mattino. Era ancora buio, pioveva, e Ianelli aveva lasciato a casa il suo Pongo. All’altezza dell’attraversamento pedonale aveva percorso la prima metà della strada quando nella corsia di marcia diretta a Bologna è stato investito da una automobile Yaris guidata da un cinquantenne residente nella vallata del Reno.

Per la violenza dell’impatto il corpo della vittima è stato sbalzato sul cofano per poi ricadere a terra una quindicina di metri più avanti.

"Ho sentito un rumore sordo, un colpo secco e poi una frenata, quando sono uscito l’auto era ferma e Luigi a terra, immobile. Per me era già morto", ha raccontato l’edicolante Massimiliano Serenari, che è uscito subito dall’edicola per vedere l’accaduto e poi chiamare immediatamente il 118.

Il conducente della Yaris, sconvolto per l’accaduto, ha voluto chiarire di non averlo visto se non all’ultimo istante. Il buio e la pioggia possono avere ridotto la visibilità, anche se le strisce hanno una illuminazione dedicata.

L’ambulanza coi sanitari arrivati sul luogo non hanno potuto che constatare il decesso del novantaseienne che negli anni precedenti si era distinto per l’impegno nel volontariato e che era ben conosciuto nella frazione.

"Aveva la sua età ma era lucido e in forma. Si alzava presto, tutte le mattine veniva a prendere il suo giornale col suo cane al guinzaglio. Stavolta l’aveva lasciato a casa, forse per via della pioggia" ha aggiunto l’edicolante, dispiaciuto e rattristato per il destino della vittima, ma anche arrabbiato per il nodo ancora irrisolto della sicurezza stradale in questo tratto di Porrettana, dove alcuni anni fa vennero collocate alcune colonnine portavelox: "Qui, specie ad alcune ore, le auto vanno a velocità folle, incuranti del fatto che attraversano un centro abitato. Il rettilineo favorisce il superamento dei limiti. Non è il primo morto che si registra. Secondo me se mettessero un semaforo di quelli che fanno scattare il rosso quando si supera la velocità, come a Pian di Venola, gli automobilisti imparerebbero a rallentare e noi non saremmo qui ad assistere impotenti ad una morte assurda".