
Marco Govoni, 77 anni, è il primo pedone ucciso dopo l’avvio di città 30. Il ricordo del figlio Fabio: "Aveva paura di guidare e se ne è andato così...".
Non si è più svegliato dal coma Marco Govoni. L’altra notte il pensionato, 77 anni, si è spento nel letto dell’ospedale Maggiore, dove era ricoverato dallo scorso 6 marzo. Quel pomeriggio, mentre attraversava la strada davanti casa, in via Molinelli, è stato investito sulle strisce da un’auto condotta da una ottantenne, che adesso è indagata per omicidio stradale. Govoni è il primo pedone che perde la vita in un incidente in città dall’introduzione del limite dei 30 chilometri orari.
Il figlio Fabio, che negli scorsi giorni assieme al comitato Bologna 30 aveva manifestato per chiedere più controlli per far rispettare i limiti, adesso è stretto al dolore della sua famiglia. Della mamma Biancastella, della sorella. "Papà era stabile – racconta Fabio –, tanto che lo avevano trasferito dalla Rianimazione in reparto. La situazione è precipitata nella notte, per le complicazioni legate a una polmonite". Fabio e la sua famiglia avevano sperato fino all’ultimo di poter riabbracciare Marco, che in questo periodo di ricovero "non è più tornato vigile. Ogni tanto apriva gli occhi, muoveva una mano. Ma senza dare segni di coscienza". Per Fabio e la sua famiglia, resta ora il ricordo. E l’affetto dei tanti che, in queste settimane, hanno dato loro vicinanza.
Marco Govoni era in pensione da un po’ di anni, dopo aver lavorato come impiegato di banca. "Amava la musica, la fotografia e la sua città – ricorda Fabio –. Era abbastanza sedentario e da quando non vedeva più bene aveva deciso di non guidare più. Era molto attento, scrupoloso, si preoccupava sempre per noi quando dovevamo andare da qualche parte in macchina. Era sceso a buttare la spazzatura. A piedi, sotto casa. E un’auto ha posto fine alla sua vita. Un contrappasso". I funerali del settantasettenne si terranno sabato mattina alla parrocchia di Chiesa Nuova, in via Murri.
"Abbiamo appreso con sgomento della morte di Marco Govoni, investito tre settimane fa sulle strisce pedonali in via Molinelli da un’automobilista che andava a forte velocità – le parole di Sara Poluzzi, portavoce del comitato Bologna 30 –. Solo sabato scorso avevamo manifestato insieme agli abitanti per chiedere un progetto vero di sicurezza stradale. Adesso ci stringiamo nel dolore alla famiglia di Marco, al figlio Fabio che era sceso in strada con noi. La nostra solidarietà anche a tutta la comunità dei residenti del quartiere Murri. Oggi ci fermiamo qui, perché è il momento del cordoglio".