MARCO PRINCIPINI
Cronaca

Trattori in corteo contro i cinghiali. Mammi: ok al piano straordinario

Coldiretti, quattromila agricoltori a Bologna. L’assessore: "Approvate le misure di depopolamento" .

Trattori in corteo contro i cinghiali. Mammi: ok al piano straordinario

Trattori in corteo contro i cinghiali. Mammi: ok al piano straordinario

Via libera in Emilia-Romagna al piano straordinario di depopolamento dei cinghiali. Il provvedimento, approvato dalla giunta Bonaccini, è stato annunciato ieri dall’assessore all’agricoltura, Alessio Mammi, intervenuto alla manifestazione di Coldiretti sotto le finestre della Regione, a Bologna. Una misura fortemente richiesta proprio dall’associazione di categoria, che ha portato in piazza circa quattromila agricoltori da tutta la regione e messo in bella mostra i prodotti agricoli rovinati dagli ungulati. "Serve un piano quinquennale straordinario di contenimento dei cinghiali – ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli –, il tema è la coesistenza. I cinghiali sono oltre 2,3 milioni sul territorio nazionale e sono responsabili di oltre 200 milioni all’anno di danni". Coldiretti stima inoltre che siano circa 200 le persone morte in incidenti collegati ai cinghiali, non solo in strada. "Non può essere il cinghiale a vincere rispetto alla sicurezza dei cittadini e all’agricoltura – ha aggiunto –. Una parte del lavoro è già stata fatta, ora bisogna completarlo". L’annuncio di Mammi è stato accolto con un applauso dalla piazza di maglie gialle degli agricoltori. "Lunedì, in giunta, abbiamo approvato il piano straordinario di depopolamento del cinghiale – ha detto l’assessore –, con cui rendiamo più facile l’attività di selezione e controllo". Dopo avere recepito a dicembre il decreto ministeriale in materia, ora la Regione ha messo in fila tutte le attività e le misure previste sugli ungulati in un unico atto di indirizzo. Nel provvedimento sono anche compresi i tre milioni stanziati per il contrasto della peste suina, di cui oltre un milione ripartito a sostegno delle attività messe in campo dalle polizie provinciali. Il piano prevede inoltre una sorveglianza sui parchi e sulle aree protette, perché realizzino le azioni di controllo. Stesso discorso per gli Atc. "Se non raggiungeranno gli obiettivi di depopolamento – ha avvertito Mammi –, dovranno rispondere alla Regione. Non ci sono più alibi: i mezzi ci sono, le risorse le mettiamo, ognuno faccia la propria parte". La Regione ha poi inviato di nuovo una richiesta al governo, perché sia aumentato il periodo di caccia al cinghiale da tre a cinque mesi e sia autorizzata anche la braccata. "I cinghiali sono un flagello – ha detto ancora Mammi –. Sono un problema per agricoltura, zootecnia, imprese, ma anche per l’ecosistema e le strade. Con la peste suina, inoltre, rischiamo che vada in fumo il lavoro del settore carni. Non ce lo possiamo permettere". Sul palco c’era anche il presidente Stefano Bonaccini. Soddisfatto Bertinelli. "In questi anni abbiamo collaborato su provvedimenti per il bene dell’agricoltura – ha detto il presidente dell’associazione di categoria –, grazie per il lavoro svolto. Quando le istanze degli agricoltori non sono ascoltate, siamo ruvidi. Ma conosciamo anche il valore della gratitudine".