Saverio Migliari
Cronaca

Fondi Pd, operazione trasparenza

Contributi in chiaro e bilancio online. Obbligo di liberatoria per le aziende che vogliono finanziare il partito. La miccia è stata l’affaire Cpl e le polemiche per i contributi elettorali arrivati da Modena

La sede del Pd (foto Ansa)

La sede del Pd (foto Ansa)

Bologna, 15 aprile 2015 - NUOVA SVOLTA per il Pd bolognese, che dopo essere stato tirato in ballo nell’affaire Cpl-Concordia per i contributi elettorali ricevuti nel 2014 (4mila euro) sembra intenzionato a cambiarsi d’abito. Dal 2015 tutti i soggetti giuridici che vorranno versare un contributo al partito dovranno obbligatoriamente firmare la liberatoria per rendere pubblico il finanziamento. C’è chi ha ribattezzato questa operazione trasparenza la ‘Glasnost del Pd’, rievocando così la politica sovietica di Michail Gorbačëv, che nell’86 chiese al Pcus di adottare una nuova attitudine, tesa a non celare più le difficoltà e a discutere in modo trasparente nel partito.

L’intenzione del neo-segretario Francesco Critelli pare sia quella di rendere inattaccabile, una volta per tutte, il sistema di finanziamento del partito. Come? Seguendo appunto la ricetta proposta dallo stesso sindaco Virginio Merola, anche lui finito nel mirino per 20mila euro di finanziamento elettorale del 2011. Nei giorni scorsi il segretario, non tanto prolifico di dichiarazioni, si è confrontato con i suoi uomini più fidati e sembra che già lunedì 20 aprile avanzerà due proposte all’assemblea del Pd che dovrà discutere il bilancio. La prima, appunto, sarà quella di chiedere a ogni soggetto giuridico che voglia versare un contributo al Pd di firmare la liberatoria.

LA SECONDA proposta riguarda i dati sul bilancio, che dopo essere stati online per alcuni anni sono stati oscurati mesi fa, appena prima dell’elezione della nuova segreteria: Critelli chiederà di rimetterli disponibili sul sito internet e, probabilmente, di rendere anche più dettagliate le voci di spesa del partito.

Lo sforzo, è ovvio, arriva all’indomani del fuoco incrociato che ha colpito i ‘dem’ a causa della vicenda giudiziara di Cpl-Concordia. Nel 2014 il Pd ha ricevuto dalla cooperativa modenese 4mila euro, legittimamente registrati. Sebbene non ci siano sospetti di nessun tipo sulla legalità di quei contributi, il gesto del sindaco Isabella Conti di San Lazzaro che ha rispedito al mittente il suo contributo (2mila euro) ha causato un intenso dibattito nel partito.

IN QUESTO modo Critelli spera di mettere definitivamente la parola fine sulla polemica. Nel frattempo in via Rivani stanno cercando di fare firmare la famosa liberatoria anche a tutte le aziende che nel 2014 hanno versato contributi al partito democratico. L’anno scorso sono stati 10.500 euro i versamenti dai soggetti giuridici (sono esclusi i singoli cittadini, che godono di privacy), di cui 4mila dalla Cpl-Concordia. Per gli altri 6.500 euro si dovrà aspettare, appunto, la direzione di lunedì 20. Alcuni si chiedono se non sia un passo indietro di via Rivani, che all’indomani del caso Cpl si è difesa, rivendicando l’assoluta legittimità di quel versamento e decidendo di non restituirli al mittente.