Ennesimo episodio di bracconaggio, questa volta a Ozzano, ai danni di alcuni volatili. La vicenda, che ha portato alla denuncia di un uomo, segue quella del lupo trovato cadavere, probabilmente a seguito di colpi d’arma da fuoco, nella zona residenziale di Rastignano di qualche giorno fa.
Ma torniamo a oggi. Un uomo è stato denunciato, nei giorni scorsi, dalla Polizia Locale della Città Metropolitana di Bologna. Dovrà rispondere del reato di porto abusivo di armi, caccia senza licenza eseguita con mezzi vietati e in periodo di divieto generale per la selvaggina stanziale, e per aver piazzato delle trappole artigianali nei boschi di Ozzano dell’Emilia.
Gli agenti metropolitani sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta grazie ad alcuni residenti della zona. Queste segnalazioni hanno condotto ad un’operazione anti-bracconaggio tramite appostamenti e il presidio di un’area boscata, riuscendo, poi, a cogliere in flagranza il trasgressore.
L’uomo, infatti, non era un cacciatore e aveva realizzato una serie di rudimentali, ma efficaci trappole per catturare fauna selvatica all’interno di un’area boschiva nel comune di Ozzano, già zona di divieto di caccia come da ordinanza comunale. Gli strumenti di cattura erano nascosti nella vegetazione ed erano predisposti al fine di catturare volatili selvatici, nella fattispecie fagiani. Al momento dell’intervento, in una delle trappole, gli agenti hanno infatti trovato un fagiano, che è stato successivamente liberato.
Nell’area, oltre alle trappole, sono state ritrovate numerose pannocchie di mais, utilizzate proprio per attirare gli animali. Al termine dell’operazione le trappole e i mezzi vietati sono stati sequestrati e l’area è stata bonificata e messa in sicurezza.
Così dall’amministrazione: "Siamo contenti che ci sia sempre grande attenzione e sopratutto controllo sul territorio - spiega il sindaco Luca Lelli -. L’area dove la Polizia Locale della Città Metropolitana ha eseguito l’operazione è un sito Natura 2000, cioè un’area protetta che siamo riusciti a preservare con lo scopo di salvaguardare gli habitat naturali, la flora e la fauna. Cosa possibile grazie a una decisone presa nel 2019 con voto unanime del Consiglio comunale di Ozzano, che ha destinato la zona dell’ex caserma Gamberini ad oasi ambientale".
Zoe Pederzini