REDAZIONE BOLOGNA

Trapianto del cuore, sopravvivenza più alta se fatto al Sant’Orsola

Il Policlinico Sant'Orsola di Bologna si conferma leader in Italia per i trapianti di cuore, con un tasso di sopravvivenza record a un anno e a cinque anni dall'intervento. La qualità e la quantità delle operazioni lo collocano al vertice nazionale.

Trapianto del cuore, sopravvivenza più alta se fatto al Sant’Orsola

Trapianto del cuore, sopravvivenza più alta se fatto al Sant’Orsola

Quasi il 90 per cento a un anno dall’intervento, più dell’80 per cento a distanza di cinque: sono le percentuali che fanno dell Sant’Orsola l’ospedale italiano con il più alto tasso di sopravvivenza per il trapianto di cuore nell’adulto. A certificarlo è la valutazione di qualità dell’attività 2002-2021 diffusa pochi giorni fa dal Centro nazionale trapianti.

Dai primi anni 2000 il Policlinico risulta ai vertici delle classifiche nazionali per volume di attività. Il report conta 622 trapianti di cuore, adulti e pediatrici, eseguiti tra il 2000 e il 2021: meglio, come quantità, fa solo il Niguarda di Milano. Ma negli ultimi anni il numero di operazioni è aumentato ulteriormente: il 2022 si è chiuso con 29 interventi (primo posto a livello nazionale), mentre il 2023 ha fatto segnare un nuovo record toccando quota 50 trapianti, di cui nove sui bambini. In totale si parla di oltre 700 trapianti di cuore dal 2000 ad oggi fatti al Policlinico. Per quanto riguarda la sopravvivenza, degli oltre 500 pazienti adulti operati tra il 2002 e il 2021, il tasso a un anno raggiunge l’89,8 per cento (contro una media nazionale dell’81,4 per cento), mentre a cinque anni dall’intervento si mantiene sull’81,3% (media Italia 72,4%).

"Il Policlinico Sant’Orsola – afferma Luciano Potena (foto), direttore dell’Unità operativa di Insufficienza cardiaca e trapianti – resta al vertice sia per la quantità e la qualità dei risultati". In questi ultimi anni "abbiamo incrementato notevolmente l’attività – conferma Davide Pacini, direttore della Cardiochirurgia – il tutto senza penalizzare gli standard di qualità, che si sono anzi mantenuti su un alto livello di performance". Il trapianto "è un volano per la qualità complessiva di tutto l’ospedale – continua Potena – il Sant’Orsola in questo senso è un centro di eccellenza che può contare su un’elevata professionalità in tutti i campi e a tutti i livelli".