PAOLO ROSATO
Cronaca

Tram Bologna, il piano per via San Felice. Orioli: “Tuteleremo la sosta”

Le ruspe della Rossa sono attese da marzo 2025. Il mezzo viaggerà su Riva Reno solo in direzione periferia. L’assessora: “In linea di massima i parcheggi rimarranno invariati, l’intervento dovrebbe durare un annetto”

Bologna, 25 settembre 2024 – “Il progetto del tram non è cambiato: il mezzo passerà in sede riservata nella tratto tra la Porta e l’incrocio con via Riva Reno. Poi ci sarà un anello e il mezzo utilizzerà la seconda parte di via San Felice per andare in centro, via Riva Reno con il canale scoperto per arrivare in periferia. Quando partiremo?Nella primavera del 2025, non prima”.

Tram, i lavori in via San Felice all'incrocio con via Riva Reno
Tram, i lavori in via San Felice all'incrocio con via Riva Reno

Valentina Orioli, assessora alla Nuova Mobilità di Palazzo d’Accursio, fa il punto su uno dei tratti interessati dai lavori del tram che più preoccupano i cittadini. Il tram passerà anche nel tratto di via San Felice tra via Riva Reno e piazza Malpighi? Ovviamente sì, e anche sui parcheggi che potrebbero saltare in quella porzione di strada l’assessora vuole fare chiarezza.

“Numeri precisi li daremo nell’imminenza dei lavori, perché spesso le cose cambiano adesso non potrei essere precisa – dichiara l’assessora –. Quello che posso dire è che in linea di massima l’assetto della sosta, nella parte di via San Felice più prossima al centro, rimarrà abbastanza invariato, non intendiamo togliere parcheggi se non per lo spazio fisiologico che servirà alla fermata del tram”. Tornando invece alla parte iniziale della strada, quella che parte dalla Porta, “in quel caso il tram solcherà i binari su sede riservata, nello spazio dove c’è ora la preferenziale degli autobus – continua l’assessora della giunta Lepore –. Ovviamente il percorso sarà su due sensi di marcia e, come in tutto il centro storico, senza alimentazione aerea: il tram viaggerà con batterie elettriche. Questo fino all’incrocio con via Riva Reno, poi come previsto i treni proseguiranno verso il centro passando dal tratto rimanente di via San Felice, mentre soltanto tornando indietro verso via Saffi e la periferia il tram passerà da via Riva Reno, che avrà come noto il canale scoperchiato e la via riqualificata”.

Questo ’anello’ che percorrerà il mezzo all’incrocio Riva Reno-San Felice-della Grada non è molto chiaro alla cittadinanza, il Comune al solito invita la cittadinanza a consultare il sito dedicato all’infrastruttura. Un altro aspetto che forse la cittadinanza deve ancora interiorizzare è che sia nel tratto di via Riva Reno fino all’incrocio con via Marconi, sia nel tratto più ‘central’ di via San Felice fino a piazza Malpighi e all’incontro con via Ugo Bassi, “il tram viaggerà su sede stradale promiscua, auto e tram passeranno insieme – ricorda Orioli –. Questo fa parte di una piccola parte in cui accadrà questo su tutto il percorso della Rossa, del resto in tutte le metropolitane moderne del mondo c’è una piccola porzione di tracciato che viaggia in sede promiscua”.

Altro punto importante è quello dei tempi del cantiere, si andrà veloce? “Il cantiere all’incrocio Riva Reno-San Felice, ora in corso, doveva terminare il 30 settembre, ma invece andrà avanti fino al 15 ottobre – precisa Orioli –, il maltempo di settembre ci ha creato qualche problema. Però, ci tengo a precisarlo, il lavoro su via San Felice non partirà prima di aver finito il cantiere di via Ugo Bassi. Una previsione? Vorremo partire in San Felice la prossima primavera – marzo un’ipotesi concreta, ndr –, non si chiude via San Felice se non si chiude il cantiere su via Ugo Bassi. Che oggi impegna contemporaneamente anche la parte alta, vicino alla Porta, di via Indipendenza. Quando partire su via San Felice – ricorda ancora Orioli – ci sposteremo sulla parte centrale di via Indipendenza. Stimiamo che comunque i lavori su tutta via San Felice possano impiegare un annetto. I lavori verranno gestiti un po’ come su via Ugo Bassi: cercheremo di trattarla per fasi, per non chiuderla del tutto e permettere gli attraversamenti trasversali. Tutto questo per ridurre i disagi al minimo”.