GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Tram verde Bologna, i dubbi dei cittadini alla Corticella: “Stalli lontani e disagi”

Villa Torchi: tante critiche al progetto, ma il clima è disteso. La replica di Orioli: “Fidatevi, cambierà il modo di spostarsi”

Bologna, 14 ottobre 2024 – Dubbi sul tracciato del tram, il nodo posti auto e le difficoltà nei diversi lotti di cantierizzazione in zona Corticella. Sono questi gli spunti arrivati dal ‘match’ di questo pomeriggio a villa Torchi tra istituzioni e abitanti, riguardo ai prossimi lavori per la Linea verde del tram. Dopo il primo appuntamento a Croce Coperta, oggi in via Colombarola è andato in scena il secondo dibattito tra l’assessora alla Nuova mobilità Valentina Orioli e, dall’altra parte del palco, una platea di circa un centinaio di residenti dell’area Corticella.

Incontro sulla linea verde del tram a Corticella con i residenti: l'assessore Valentina Orioli e Federica Mazzoni
Incontro sulla linea verde del tram a Corticella con i residenti: l'assessore Valentina Orioli e Federica Mazzoni

“Sappiamo che i cantieri creano disagio, cerchiamo però di affrontare i problemi verso questo cambiamento”, ha aperto l’incontro Orioli. Da via dei Mille a Corticella Stazione. La Linea verde, con le sue 17 fermate lungo circa 7 km di percorso, è la più breve tra le linee in programma. “Non bastava aumentare i bus elettrici o a idrogeno?”, chiede una partecipante. E ancora: memore dell’intasamento di via Saffi dove un’autoambulanza ha dovuto percorrere un tratto contromano, “Saranno possibili i soccorsi in queste zone di cantiere?”.

Orioli risponde così: “Il tram, in realtà, è la diretta conseguenza quando il servizio bus arriva al suo utilizzo massimo, rendendo così più efficace il trasporto pubblico”. Sui soccorsi, Orioli ha detto che “saranno sempre possibili, chi presta soccorso sa perfettamente dove sono i lavori”. A più di un anno e mezzo dall’avvio dei lavori per la Linea rossa, anche la verde scende su strada con un piano di cantierizzazione che si sviluppa “con opere infrastrutturali, centinaia di nuovi alberi e parcheggi, per un totale di mille posti auto”.

Ma le perplessità non mancano: “I parcheggi, da progetto, risultano lontani dai negozi, così le attività muoiono”, dice uno spettatore. “Questo progetto è stato fatto evidentemente da chi non vive a Bologna”, lamenta un altro.

“Il tram è un sistema che cambia il concetto di accessibilità: le attività potranno usufruire di un’ulteriore opzione verso la propria clientela”, replica l’ingegnere Giancarlo Sgubbi, responsabile del progetto Tram per il Comune. E invece, soprattutto, “perché non è stata scelta la vuota via Stendhal per il passaggio della linea?”, parla un cittadino raccogliendo gli applausi dei presenti. “La risposta è nella domanda: perché in quelle zone c’è poca gente. Il tram si fa per dare un servizio laddove le persone ci sono”, osserva Sgubbi. Da ricordare, anche, è il fatto che “accanto ai benefici legati alla mobilità, l’opera comporta interventi rilevanti di riqualificazione complessiva dei sottoservizi e delle strade interessate”, afferma Federica Mazzoni, presidente quartiere Navile. La quale ha anche annunciato che prossimamente “ci saranno altri appuntamenti lungo le vie coinvolte”.