Bologna, 17 febbraio 2023 - La durata dei grandi cantieri è soggetta a variazioni spesso imprevedibili in fase di progettazione. Ma quando due opere di forte impatto – come nel caso di tram e Passante – si ‘incontrano’, il timing dei lavori di entrambe deve essere perfettamente coordinato. L’interferenza più importante fra i due progetti sarà in San Donato, dove Autostrade demolirà il vecchio ponte che scavalca la tangenziale e ne ricostruirà uno nuovo. Sul quale è previsto il passaggio della Linea rossa del tram.
Il progetto della tranvia illustrato dal Comune prevede una sequenza di cantieri studiata per dare il tempo ad Autostrade di realizzare l’opera. Il cantiere del tram avanzerà sui due fronti, per raggiungere il cavalcavia solo al momento della sua ultimazione.
Difficile, ora, dare delle scadenze. La cabina di regia che coordina i lavori di queste due opere è impegnata a tempo pieno. Un’ipotesi, illustrata dai tecnici di Palazzo d’Accursio, parla di posa dei binari del tram sul cavalcavia verso la fine del secondo anno di lavori.
Insieme ai tecnici del Comune, Autostrade sta analizzando ulteriori possibili rimodulazioni delle fasi realizzative del Passante, per rendere temporalmente compatibile l’intervento con i cantieri della Linea rossa del tram. Da fonti tecniche di Autostrade si apprende che una delle ipotesi riguarda l’anticipazione degli interventi relativi al cavalcavia di via San Donato, inserendolo nelle prime fasi di attività del Lotto 1 del Passante.
Sul nuovo ponte basterà posare i binari del tram, senza realizzare altre infrastrutture. In quel tratto, infatti, la tranvia non avrà bisogno di pali e cavi elettrici. "C’è la massima attenzione da parte di tutti a gestire al meglio le sinergie fra i cantieri di sistemi diversi", assicura Valentina Orioli, assessora comunale alla nuova mobilità.
In ogni caso, si apprende da fonti di Autostrade, tutte le ipotesi di revisione del programma di potenziamento del nodo bolognese – che verranno studiate su richiesta del territorio – dovranno essere avallate dal ministero concedente. Si tratta di rimodulazioni che potranno essere definite solo una volta ottenuto il via libera del Mit all’avvio dei lavori del Passante. Tale data infatti determinerà il cronoprogramma definitivo delle fasi di lavorazione.