PAOLO ROSATO
Cronaca

Tram, le richieste delle Belle Arti. Paletti su luci e pavimentazioni. Vibrazioni in centro ai raggi X

Confronto tra Sovrintendenza e Palazzo d’Accursio su colori, alberature, materiali e impatto. Chiesto monitoraggio sui beni culturali sul percorso. Orioli: "Abbiamo risposto ai quesiti".

Tram, le richieste delle Belle Arti. Paletti su luci e pavimentazioni. Vibrazioni in centro ai raggi X

Dalla posa della nuova pavimentazione ai colori dei pali dell’illuminazione, fino al colore dei treni stessi, per i quali "si auspica che nella scelta si prediligano colori o toni la cui definizione sia argomentata e valutata in relazione a un preciso progetto comunicativo e percettivo". E in più viene posto l’accento sulle vibrazioni prodotte dal tram sulle vie centrali e di conseguenza sui palazzi storici e sulle chiese, prescrivendo che "prima dell’inizio dei lavori di ogni lotto", sia messo in atto "un piano di monitoraggio dello stato di conservazione dei beni di interesse culturale a qualche titolo coinvolti o prossimi al percorso, in relazione al potenziale effetto delle vibrazioni".

Sono queste alcune tra le principali prescrizioni che la Sovrintendenza ha inoltrato da tempo al Comune riguardo alla linea Rossa del tram, e delle quali in parte Francesca Tomba e il sindaco Matteo Lepore hanno riparlato giorni fa, durante l’ultimo summit in via IV novembre. Un documento integrato nel gennaio di quest’anno, del quale alcuni aspetti sono ancora pendenti, qualche risposta avrebbe tardato nell’arrivare. La Sovrintendenza però, come noto, ha dato già l’ok di massima al progetto definitivo del tram, quindi le prescrizioni fanno parte di un’interlocuzione serena sul corretto inserimento dell’infrastruttura nel contesto urbano. Aperta fino a pochissimo tempo fa, la questione dei pali illuminanti sembra essere stata risolta, le luci saranno posizionate sulle pensiline e i pali saranno solo nell’area del passaggio di Porta Galliera. Rimane il confronto su alcuni aspetti come segnapassi alle fermate, materiali della pavimentazione, colori delle pensiline stesse. "La Soprintendenza aveva dato parere e nulla osta sul progetto definitivo, esprimendo delle prescrizioni. Quando abbiamo elaborato l’esecutivo glielo abbiamo inviato nuovamente per illustrare gli aspetti sui quali erano stati chiesti chiarimenti o approfondimenti – spiega l’assessora alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli –. Questa interlocuzione è continua, il che è del tutto normale in un progetto come questo. Ad esempio, la soprintendenza si è espressa puntualmente su temi come il colore dei pali e sulle finiture delle fermate".

Critico Giulio Venturi. "Lepore e i suoi tecnici hanno tardato a risponde ai quesiti posti sul tema illuminazione, posizionamento dei pali, rifacimento delle careggiate ed opere accessorie perché si naviga a vista – attacca il portavoce della Lega –. Si affrontano i problemi strada facendo con inevitabili ritardi e costi che ricadranno in maniera drammatica sulla cittadinanza bolognese. Per un’opera anacronistica poi, l’unica vera alternativa sarebbe stata la metro".