La querelle politica viaggia anche sulle rotaie del tram. Al centro del ’match’ avvenuto ieri in commissione, c’è il passaggio dei mezzi di soccorso che, secondo Fratelli d’Italia sarebbero ostacolati dal cantiere. "C’è un problema di programmazione – attacca il consigliere Fdi Francesco Sassone –, non solo tecnico ma anche politico. Vi state affidando alla fortuna. In via Saffi ogni giorno ci sono dei problemi e alcuni condomini denunciano che i mezzi di soccorso non hanno accesso ai palazzi". Se Mirka Rivola, dirigente comunale responsabile dell’avanzamento dei lavori del tram promette verifiche ("ma non abbiamo segnalazioni dal 118") l’assessora alla Mobilità Valentina Orioli dal canto suo aggiunge che il tema "è costantemente presidiato. Ci possono essere orari o momenti in cui un passo carraio può essere occupato dalle lavorazioni, ma viene comunicato ai cittadini". Dunque,"non c’è nulla da temere, ci occupiamo di tutte le segnalazioni".
Nel frattempo, si avviano alla conclusione i cantieri del tram in via Marco Emilio Lepido, a Borgo Panigale. Tra novembre e metà dicembre, infatti, dovrebbero progressivamente terminare i lavori vicino al Maggiore, nel tratto di via Saffi tra via Marzabotto e via Piave, riaprendo così la strada con l’assetto definitivo previsto per la viabilità. A seguire toccherà al tratto fino a via Vittorio Veneto e poi, entro gennaio, alla parte di via Saffi fino a porta San Felice. Su questo cantiere, in particolare, il Comune sta valutando insieme ad Alstom (l’azienda che esegue l’opera) un possibile restringimento dell’area di lavoro per permettere un migliore scorrimento del traffico.
Sempre Orioli è intervenuta ieri sulla bocciatura in Manovra dell’emendamento sui fondi per il Trasporto pubblico locale. L’emendamento, ha detto Orioli, chiedeva di portare a 800 milioni di euro il finanziamento del Fondo Nazionale Trasporti e la bocciatura "è una scelta scellerata. Un fatto che avrà pesanti ripercussioni sui territori, con l’effetto pratico di scaricarne il costo su Comuni e cittadini, mentre per realtà con sistemi di trasporto meno solidi il rischio è quello di un vero e proprio collasso del servizio".