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Tram Bologna, tutti i dubbi delle imprese: "Timore per la durata dei lavori e per il calo di clienti e fatturato"

Sondaggio della Cna sulle seicento aziende artigiane interessate dai cantieri per la Linea rossa. Il presidente Gramuglia: "Intesa con il Comune su un osservatorio per il monitoraggio degli scavi"

Tram, tutti i dubbi delle imprese  "Timore per la durata dei lavori  e per il calo di clienti e fatturato"

Tram, tutti i dubbi delle imprese "Timore per la durata dei lavori e per il calo di clienti e fatturato"

Bologna, 15 aprile 2023 – Sono circa 600 le imprese artigiane associate alla Cna interessate dai lavori della Linea rossa del tram, da Borgo Panigale a via Michelino. Circa 200 affacciano direttamente sul fronte del cantiere, 400 si trovano in aree circostanti, nel cosiddetto ‘cono d’ombra’ del cantiere, entro un raggio di cento metri.

Cna ha anche realizzato un sondaggio per capire il sentiment delle imprese bolognesi coinvolte. La preoccupazione è elevata: il 34% "si dice molto preoccupato, il 27% abbastanza". I motivi: il 51% teme un prolungamento eccessivo dei lavori, il 46% la difficoltà dei clienti a raggiungere la sua impresa, il 29% un calo del fatturato.

Inoltre, "solo uno su quattro degli imprenditori conosce tempi precisi di inizio-fine dei cantieri e quali siano i percorsi alternativi alla circolazione durante i lavori", fa sapere Cna.

Se ne è parlato giovedì sera in un incontro tra il sindaco Matteo Lepore e Antonio Gramuglia, presidente di Cna Bologna, cui hanno partecipato anche l’assessora al Commercio Luisa Guidone, il direttore di Cna Bologna Claudio Pazzaglia e una trentina di dirigenti e funzionari della Cna.

Tra i punti condivisi, un osservatorio che tenga sotto controllo lo stato di avanzamento dei cantieri del tram e i problemi delle aziende che si trovano nell’area; un fondo di sostegno per le imprese in difficoltà causa cantieri, che non preveda interventi a pioggia ma mirati per le aziende che hanno maggiormente bisogno. E un piano di comunicazione ad hoc con numero verde, sito internet, corner informativi.

"Siamo soddisfatti – afferma Gramuglia al termine dell’incontro –: il sindaco ha accettato la nostra proposta di un osservatorio di monitoraggio. Rilevante anche la promessa di sindaco e assessore di incontrare le nostre aziende una ad una, comprese quelle che non sono direttamente sul fronte cantiere".

Il Comune, afferma Gramuglia, "ha apprezzato il nostro lavoro preparatorio, con uno strumento che geolocalizza tutte le imprese coinvolte, strumento che verrà utilizzato anche dai tecnici del Comune". Cna, infine, "condivide ‘l’approccio sartoriale’, come l’hanno definito sindaco e assessora, nell’analizzare i problemi che dovranno affrontare le imprese".

"Vogliamo fare un bel lavoro, rispettando i tempi per non perdere i finanziamenti: ovvero cantieri chiusi entro il 2026", spiega Lepore. L’osservatorio di monitoraggio "sarà di certo molto utile. Abbiamo creato un fondo di sostegno che le aziende potranno utilizzare per sviluppare progetti di formazione, ristrutturazione, anticipi su spese programmate", spiega il sindaco. Aggiungendo che "il lavoro delle associazioni come Cna sarà fondamentale per farci dialogare correttamente con le aziende".

Le imprese Cna ‘fronte cantiere’ sono prevalentemente pubblici esercizi, commercio e turismo (24%) e aziende che svolgono servizi professionali e consulenziali (25%). Importante la presenza di servizi alla persona (acconciatori, autoriparatori...) al 15%, aziende settore trasporti (13%), aziende edili e impianti (13%), studi medici e odontotecnici (8%).

Entrando nel ‘cono d’ombra’ del cantiere aumentano le imprese della produzione (4%), dei servizi alla persona (17%), gli edili e gli impiantisti (16%). Restano comunque prevalenti i pubblici esercizi (22%) e i servizi professionali (24%).