Il TMax nero, su cui lo si vedeva sempre in giro a Santa Viola, rovesciato sull’asfalto, distrutto. Sopra, il casco integrale, che calzava sempre. La vita di Federico Asta, talentuoso pasticciere di 34 anni, si è spenta lunedì sera, poco prima delle 22, in viale Salvemini. Su quella strada che chissà quante volte aveva già percorso in sella al suo scooter. E che lo ha tradito. Sono al vaglio degli agenti della polizia locale le cause della tragedia, avvenuta all’altezza dell’incrocio con via Einaudi. Lì è avvenuto l’impatto, tremendo, quasi frontale, con un Suv che stava svoltando nella strada. Per Federico non c’è stato scampo.
La tragica notizia si è diffusa subito a Santa Viola, dove il ragazzo, originario di Alcamo, in Sicilia, era cresciuto e dove viveva con la moglie Giorgia e i loro due bimbi. Federico, titolare dell’omonima pasticceria in via Battindarno, era conosciutissimo. E non solo perché negli anni, grazie a creatività e talento, si era meritato l’appellativo di ‘pasticciere dei vip’. Ma anche, e soprattutto, per la sua grande umanità. Dimostrata in ogni occasione, ancora di più nei momenti difficili. Se negli anni del Covid Federico aveva allietato le giornate di medici e infermieri di Maggiore e Sant’Orsola regalando loro sorrisi e bomboloni appena sfornati, oggi era pronto a fare lo stesso, prodigandosi per ringraziare, a modo suo, con dolcezza, i volontari impegnati per aiutare nell’emergenza dell’alluvione. Lo racconta la presidente del Quartiere Borgo Reno, Elena Gaggioli, che proprio lunedì aveva sentito Federico al telefono: "‘Voglio regalare un po’ di bomboloni e pizze ai volontari che sono venuti qui a Bologna, come facciamo?’ Questa è stata l’ultima volta che ci siamo sentiti, e oggi (ieri, ndr) ti avrei richiamato per organizzarci", ha scritto su Facebook Gaggioli. Che ha ringraziato Federico "di tutte le torte, delle merende alle Feste del Quartiere dalla Birra a Santa Viola, dei bomboloni alla Notte Viola e di tutte le volte che ci sei stato sorridente e disponibile". Con un pensiero rivolto a Giorgia e ai bambini, che erano la vita di Federico. Anche lei, in queste ore di strazio, ha trovato la forza di affidare il suo pensiero ai social: "Ti amo sopra ogni cosa al mondo angelo mio – ha scritto Giorgia –. Proteggici come hai sempre fatto e amaci più che puoi". Così il fratello di Federico, che ricorda "quel bambino curioso che mi teneva sveglio fino a tardi con millemila domande, quel compagno di calcio con cui ho condiviso tutta la nostra adolescenza al campo della Birra, quel ragazzino furbetto che ne combinava una al giorno e poi toccava a me risolvere tutto". Anche il Bologna Calcio, altra passione del pasticciere, a cui aveva dedicato tante dolci iniziative, ha espresso il proprio cordoglio.
Undici anni fa, Federico era rimasto vittima di un bruttissimo incidente in A14. Si era salvato per miracolo. "Negli anni, a causa degli incidenti stradali, ho perso molti amici, alcuni molto stretti – scriveva su Facebook –... E oggi, più degli altri giorni, il mio pensiero va a loro, che porterò per sempre dentro al mio cuore...". Ora è il ricordo di Federico a occupare un posto speciale nel cuore dei suoi tanti amici, che ieri sera si sono ritrovati davanti alla pasticceria Asta, per una fiaccolata. Un saluto a Federico, prima dell’ultimo, domani alle 15 alla chiesa di Nostra Signora della Pace in via del Triumvirato.