REDAZIONE BOLOGNA

Traffico, disagio continuo: "Mai visto tanto caos"

Le voci di cittadini e residenti. E i turisti si stupiscono: "È sempre così, qui?". Spostarsi è stata durissima: "Per fare tre chilometri ho impiegato 25 minuti".

Sopra, da sinistra, in senso orario: Cicconi, Sparandini, Zennaro e Dionigi

Sopra, da sinistra, in senso orario: Cicconi, Sparandini, Zennaro e Dionigi

"In questa città c’è sempre questo caos?". La domanda preoccupante di un passante straniero, ieri mattina in via Stalingrado, direzione Eima, è il simbolo dei disagi dovuti all’unione di sciopero dei mezzi pubblici, cantieri ed evento Eima in fiera. Michele Cicconi, invece, cammina su via Masini. Il giovane ieri sarebbe dovuto andare a trovare un amico fuori città, "per questo lo sciopero dei bus mi ha infastidito", dice in modo stizzito. "Non mi ha cambiato la vita, però ho dovuto rimandare questo incontro". Il ragazzo non è automunito perché, abitando dentro le mura, ha scelto di muoversi a piedi o al più in bicicletta.

"I disagi dei cantieri li vivo da residente nell’area, non mi colpiscono, ma comprendo chi vive questo incomodo". Dello stesso avviso è l’amico Luca Sparandini, che intercettiamo in via Masini mentre osserva le lunghe code nella via che porta alla stazione. "Nonostante i vari limiti, la gente è ancor più spericolata di prima in auto – parla –. La macchina, se si ha la possibilità, è meglio non prenderla in questo periodo, è troppo rischioso". Sotto la lente anche la ciclabile di quel tratto di strada. "Questo tratto è da modificare o rimuovere – sentenzia Marco, il quale lavora nel settore dell’it –. Bisogna sempre stare in allerta perché in questa via alcune biciclette sfrecciano a oltre i 40 chilometri, quasi come se fossero in auto". Sul traffico, Marco precisa che ieri ci ha impiegato "25 minuti per fare tre chilometri, non essendo sincronizzati i semafori vicino la mia abitazione in via Murri".

Mentre in piazza XX settembre incontriamo Martina che ha "cambiato lavoro per non guidare" e Francesco che, invece, guida "tutti i giorni e la situazione non è mai stata così caotica". Poco più avanti incrociamo Giovanni Zennaro e Diego, arrivati ieri mattina da Rovigo per un giretto in città con le loro mogli. "Il disagio si vede. Il problema è che mi sembra che in città sia deficitario il parlarsi tra enti", dibattono i signori mentre dietro di loro sono in atto i lavori in via Indipendenza. Nell’area di via Gramsci "abbiamo altri problemi", parla Santoro Dionigi.

In particolare, quello della sicurezza di piazza XX Settembre: "Ora i poliziotti girano sempre e in borghese, così la situazione è migliorata". A livello di mobilità, invece, "non ho avvertito nessun disagio – avverte - perché, proprio in vista dello sciopero generale e non avendo particolari urgenze, ho preferito rimanere a casa".

Giovanni Di Caprio