REDAZIONE BOLOGNA

Tra quattro anni il ripristino del bacino Pavana

La Regione ha reso noto che il ripristino del Bacino Pavana avverrà solo nel 2027. Ciò comporterà problemi legati al torrente Limentra e rischi dovuti allo straripamento in località Molino del Pallone. Divieto di pesca nei corsi d'acqua circostanti. Interventi di riparazione iniziati nel luglio 2020.

Rispondendo ad una interrogazione della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la Regione ha reso noto che il ripristino del Bacino Pavana avverrà solo nel 2027. La conseguenza diretta è che per i prossimi 4 anni si dovranno gestire sia problemi legati al torrente Limentra, il corso d’acqua che alimenta il lago artificiale, dove spesso le acque sono torbide e la fauna ittica non è praticamente presente, sia i rischi dovuti allo straripamento in località Molino del Pallone, una frazione di Alto Reno Terme, dove l’invaso del bacino si connette al fiume Reno. "Ci è stato comunicato – spiega Evangelisti – che la fase di progettazione si concluderà nella seconda metà del 2024, con completamento dei lavori in tre anni e quindi non se ne riparlerà almeno fino al 2027 quando la completa realizzazione degli interventi consentirà nuovamente il totale riempimento del bacino idrico. Resta il fatto che è dovuto intervenire il Ministero competente per indicare quali lavori dovessero essere svolti per completare le riparazioni e rimuovere i detriti che continuano a creare un danno ambientale". Nel luglio del 2020 uno svaso della diga danneggiò tutto il sistema idrico connesso al bacino, penalizzando soprattutto tutto l’indotto creato dai tanti pescatori che lo frequentavano e che ora devono fare i conti anche con un perentorio divieto pesca anche nei corsi d’acqua che lo circondano.

"Secondo le informazioni rese sempre dalla Regione – conclude la consigliera regionale - nel luglio è iniziato un nuovo campionamento della fauna ittica al fine di rimodulare gli interventi di riparazione primaria. Sappiamo che la diga di Pavana ha come scopo prevalente quello della produzione dell’energia elettrica e non quello dell’utilizzo della risorsa idrica ma, anche a fronte degli ultimi episodi di maltempo che hanno caratterizzato la nostra regione, vogliamo continuare a seguire con attenzione l’andamento dei lavori, affinché la funzionalità di questo invaso venga recuperata quanto prima, anche per eventuali usi diversi qualora fosse necessario".