REDAZIONE BOLOGNA

Toyota, tavolo al Mimit. Il ministro Urso:: "Creeremo le condizioni per riavviare l’attività"

I vertici dell’azienda a Roma per parlare dell’impianto del Bargellino "Vogliamo agevolare la ripartenza della produzione nel modo migliore. In due anni non abbiamo avuto stabilimenti chiusi o licenziamenti".

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso all’inaugurazione della Casa del Made in Italy

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso all’inaugurazione della Casa del Made in Italy

"Un incontro al Mimit per assicurare ai vertici di Toyota che faremo tutto il possibile per creare le migliori condizioni per riavviare l’attività produttiva che svolgono sul nostro territorio regionale e nazionale". Quella di oggi sarà una lunga giornata di viaggi per il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Arrivato sotto le Due Torri ieri a inaugurare la nuova Casa del Made in Italy in via Nazario Sauro, il ministro ha annunciato che questa mattina sarà "in Libia con le imprese italiane e con la premier Giorgia Meloni".

Già nel pomeriggio di oggi, però, sarà di ritorno a Roma, "in tempo per affiancare il ministro del Lavoro Marina Calderone all’incontro con i rappresentanti dell’azienda giapponese" dopo l’esplosione di mercoledì scorso alla Toyota Material Handling di via Persicetana Vecchia costata la vita a due lavoratori.

"Ci sarà un tavolo con i delegati dell’impresa – annuncia Urso –. Insieme con il ministro Calderone, accogliamo questa grande multinazionale, che deve restare nel nostro territorio per contribuire ulteriormente al rafforzamento della filiera dell’automotive italiana".

L’incontro a Roma è volto a comprendere proprio con i vertici Toyota come "creare le migliori condizioni per agevolare l’attività produttiva che il colosso giapponese svolge nel nostro Paese. Come Mimit, seguiamo tante situazioni di crisi e i risultati di questi due anni sono incoraggianti: nessuno stabilimento ha chiuso e nessun operaio è stato licenziato", continua Urso, ripercorrendo l’attività del suo dicastero. Dopo aver definito la nuova casa bolognese del Made in Italy un "luogo dove si può trovare uno Stato amico", a margine del taglio del nastro parla delle condizioni di sicurezza degli operai di Toyota Material Handling e di incidenti sul lavoro in generale. "Come governo – racconta – ci siamo mossi in maniera significativa fin dall’inizio del nostro mandato. È anche vero, però, che dobbiamo tutti contribuire affinché ci sia la massima sicurezza in ogni luogo di lavoro italiano. In questo sito in pieno centro coordineremo anche l’attività con le imprese, con le associazioni e le istituzioni del territorio".

Dopo una breve visita nello spazio dedicato alla realtà bolognese Bi Rex, attiva nel campo dei Big Data, il ministro risponde alle domande dei giornalisti in particolare sulle vertenze sindacali che hanno investito la città. "Con lo stesso spirito assertivo usato in altre crisi risolte positivamente, penso a quelle di Industria italiana autobus e Marelli, stiamo affrontando anche la crisi del gruppo La Perla. I sindacati possono riconoscere quanto di positivo ha fatto il ministero in questa partita", apre Urso.

Ora, "siamo di fronte a un caso complesso, che riguarda anche amministrazioni commissariali di altre nature – sottolinea Urso – . Non ci arrenderemo facilmente, perché si arrivi a una soluzione industriale che riaffermi il valore delle straordinarie ’Perline’ (come vengono definite le lavoratrici del brand di lingerie, ndr) e di questo storico marchio italiano".

Giovanni Di Caprio