
Stefania Ugolini, 49 anni
Bologna, 23 agosto 2017 – “Spaghetti bolognese doesn’t exist”, gli spaghetti alla bolognese non esistono. Al ristorante ‘Pasta & cuore’ di Auckland, Nuova Zelanda, è scritto sulle magliette del personale e nella prima pagina del menu, «per non coltivare illusioni, a scanso di equivoci...» ride la cuoca. Bolognesissima: Stefania Ugolini. Dal ’99 al 2006 i suoi tortellini spopolavano a ‘La quercia’ di Vergato. Poi quattro anni al ‘Divinis’, quindi la scelta di partire.
Ugolini, perché?
“Mi sono innamorata di un neozelandese di passaggio a Bologna, e siamo partiti”.
Un nuovo inizio.
“Siamo stati a Miami, poi a Aukland. Ho lavorato per un ristorante neozelandese: nessuno conosceva la cucina bolognese, erano curiosi, mi hanno fatto provare. È andata bene”.
Oggi lavora da sola?
“Sì, con il mio compagno, che cura l’amministrazione, e con l’aiuto prezioso di due conterranei: Teresa Benni, nostra capo-sfoglina di Monzuno, e il bolognese Gabriele Marangoni”.
Aukland è a 18mila chilometri da Bologna, e 10 ore di fuso. Trova gli ingredienti?
“Gli importatori sono bravissimi: riescono ad accontentarmi quasi in tutto”.
Quel quasi cos’è?
“(ride, ndr) La mostarda bolognese o l’alchermes proprio non li trovo”.
Questi spaghetti alla bolognese, li chiedono davvero?
“In continuazione! Ma noi spieghiamo loro che sono roba inventata, per turisti, e li invitiamo a provare le tagliatelle”.
La reazione?
“Così buona che con il tempo siamo diventati anche un pastificio: vendiamo la pasta fresca da cucinare a casa. E per sicurezza forniamo loro i sughi...”.
Bologna è nota in Nuova Zelanda?
“Pochissimo o nulla. Ma i neozelandesi sono un popolo aperto e curioso. Così molti negli anni si sono innamorati della nostra cucina e della nostra città. Sono così tanti a chiedermi informazioni per un viaggio a Bologna che a un certo punto, per non ripetere sempre le stesse cose, ho realizzato un piccolo vademecum con i principali luoghi da visitare a Bologna”.
Tornerebbe?
“È il mio sogno. Ma per il momento qui ho una missione: far conoscere la nostra straordinaria cucina, e spiegare ai neozelandesi che... spaghetti bolognese doesn’t exist!”.