ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Torrente Ravone, i lavori: a Bologna la nuova ‘scatola’ è già realtà. "Cantieri finiti a settembre"

Larotonda, direttrice del cantiere di via Saffi: "Struttura più grande per ridurre la pressione dell’acqua. I puntelli della discordia? Non ci saranno più. Ora il torrente ha un’armatura super resistente"

Bologna, 4 agosto 2023 – Viaggio al centro del Ravone (video). Il cantierone nel bel mezzo di via Saffi per mettere in sicurezza il torrente dopo le esondazioni seguite all’alluvione di maggio è a buon punto.

Approfondisci:

Via Saffi Bologna chiusa, colpo di reni del cantiere sul Ravone: la strada riapre l’1 settembre

Via Saffi Bologna chiusa, colpo di reni del cantiere sul Ravone: la strada riapre l’1 settembre

"Siamo nei tempi, puntiamo a terminare i lavori l’8 settembre", dice Helena Larotonda, direttrice del cantiere per l’impresa Cmb Carpi. I lavori non si sono fermati un attimo, nonostante i quasi 40 gradi delle ultime settimane. Il cantiere di via Saffi – tra l’incrocio con via del Chiù fino all’incrocio con via Vittorio Veneto e via Malvasia – è iniziato il 21 giugno, su decisione del Comune che ha preferito non aspettare i lavori del Tram (previsti l’anno prossimo) per evitare ulteriori disagi in caso di nuovi fenomeni atmosferici.

Si lavora per allacciare i sottoservizi di Hera ed Enel; al centro, Helena Larotonda, direttrice del cantiere;
Si lavora per allacciare i sottoservizi di Hera ed Enel; al centro, Helena Larotonda, direttrice del cantiere;

Rimosso il manto stradale, è stata costruita un’altra struttura che, di fatto, riveste il Ravone. "Il nuovo scatolare è in calcestruzzo armato resistentissimo. Per intenderci, reggerebbe anche a 10mila carri armati...", spiega Larotonda.

Obiettivo: allargare la ’scatola’ che contiene il torrente, così da diminuire la pressione dell’acqua che aveva portato all’esplosione del pavimento del negozio di via Saffi 22/2 (ancora chiuso) causando così l’allagamento della strada.

Oggi, il nuovo rivestimento è già completato e non si vedono più i cosiddetti ’puntelli’ per ’sorreggere’ la strada che tanto avevano fatto discutere nei mesi scorsi. Sia per un carteggio tra Comune e Regione, dove quest’ultima chiedeva a Palazzo d’Accursio di valutare "soluzioni alternative", sia per lo stato di degrado degli stessi che, estratti dal torrente, alcune foto dei residenti avevano mostrato logori e arrugginiti. Il Comune in quell’occasione, però, aveva spiegato che quelle immagini "non rappresentavano la situazione reale al di sotto del tombinamento ai tempi della esondazione, visto che le travi erano in buono stato di conservazione e hanno sopportato egregiamente sia le lastre che il traffico veicolare soprastante".

Comunque sia, gli addetti ai lavori in via Saffi, spazzano via i dubbi sui pali della discordia: "I puntelli non ci saranno più. Ora il Ravone ha un’armatura super resistente in grado di sopportare anche eventi atmosferici fuori dall’ordinario", conferma la direttrice del cantiere.

Tra l’altro, il nuovo scatolare è di circa due metri più grande, quindi permetterà all’acqua di defluire di più.

Arrivati a questo punto, dopo anche la pulitura del Ravone, non resta che allacciare i sottoservizi di Hera e Enel, ricoprire il nuovo ’cassone’ del torrente e rimettere in sesto il manto stradale. I lavori sono stati fatti in fasi, per permettere il passaggio dei pedoni, intervenendo, quindi, prima con una metà del rivestimento del torrente, per poi terminare l’altra parte.

"Tra le difficoltà – ammette il capocantiere, Massimo Cacciagrano – c’è stato l’’incontro’ con il torrente Ghisiliera, che era adiacente al Ravone. Abbiamo dovuto ricostruirlo intubandolo con un nuovo scatolare, visto che era sempre un tombino degli anni ’40 e ’50... per il resto, a parte le alte temperature che hanno reso più complesso il lavoro degli operai, siamo riusciti a procedere senza intoppi".

Rosalba Carbutti