
Torre Prendiparte : "Era una suite di 12 piani. Ma ora non si pernotta più"
A palazzo d’Accursio è stato presentato l’evento di slackline ’Bologna a testa in su’ che sabato, dalle 9 al tramonto, vedrà circa 12 atleti percorrere, alternandosi, una fune posta a 60 metri di altezza: unirà la Torre Prendiparte al campanile della Chiesa di San Pietro.
Al termine della presentazione, è intervenuto Matteo Giovanardi, proprietario della torre, il quale ha lamentato una macchinosità burocratica che gli impedirebbe di tornare a destinare la ’Coronata’ a uso ricettivo. Il monumento simbolo della famiglia gentilizia dei Prendiparte, eretto nel XII secolo, ha infatti ospitato un B&B fino al 2019: "Una suite a 12 piani", afferma il proprietario che però non può più proporre pernottamenti per una controversia burocratica con il Comune.
"Per la torre non ho l’abitabilità – prosegue –. Io ho abitato lì per sette anni. C’è tutto: il bagno, ci sono le finestre, insomma non manca nulla, tranne una certificazione". Certificazione che Giovanardi aspetta appunto dall’amministrazione comunale che ha eccepito alcune cose: "Secondo il Comune, ci sono abusi edilizi che ho fatto io, come il bagno". Per il proprietario della Prendiparte si tratta di "una questione di interpretazione e di piante usate per fare dei confronti. Io posso solo dire che sono nove secoli che tutti mettono mano a quella torre e l’unico che non ha mosso un mattone sono io. Danno a me colpe che non ho, non so se è invidia...".
Oltre al Comune, riferisce Giovanardi, la vicenda ha visto entrare in scena anche Soprintendenza, Nas e Agenzia delle Entrate. A ogni modo, per ora, il sito può essere visitato solo grazie all’accordo con l’associazione ’Succede solo a Bologna’.
Rebecca Di Gregorio