
Il Maestro Evgeny Kissin torna in città per il recital e l’incontro aperto
Ogni volta che torna a Bologna, è un evento. I biglietti per il concerto del pianista Evgenij Kissin si sono esauriti in pochi giorni. Domani sera (Auditorium Manzoni, ore 20.30) si esibirà in Bach, Chopin e Šostakovic; ma ancor più preziosa sarà la possibilità, oggi stesso, di partecipare a un incontro divulgativo e vederlo lavorare con gli allievi Sofia Donato e Nicolò Cafaro dell’Accademia Internazionale di Imola (ore 12, sempre al Manzoni). Come già nel 2022, questo doppio appuntamento è reso possibile dal lavoro congiunto fra le due maggiori istituzioni concertistiche di Bologna. "È un evento che non ha precedenti nella storia delle apparizioni bolognesi di Evgenij Kissin – sottolinea Alessandra Scardovi, presidente di Musica Insieme – e che avvia sotto i migliori auspici il nostro progetto ‘Incontro col Maestro’, mettendo in dialogo pubblico e artisti". Le fa eco Maddalena da Lisca, sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival: "Sono lieta che il pubblico delle due istituzioni si trovi nuovamente riunito nell’Auditorium Manzoni attorno a uno dei più acclamati pianisti viventi, che torna in città anche per dialogare con il suo pubblico di ammiratori fedelissimi e incontrare alcuni studenti pronti a cogliere preziosi consigli interpretativi".
Il Maestro non nasconde il tuo attaccamento alla città: "Da molti anni – ci ha rivelato – Bologna è diventata una delle mie città preferite, e il suo pubblico è fra i miei più amati in tutto il mondo. Non dimenticherò mai quel primo concerto per Musica Insieme: era il 1994, al Teatro Comunale, e avevo preparato solo quattro bis; ma il pubblico non voleva lasciarmi andar via, quindi ho dovuto suonare ancora e ancora, ricorrendo a tutto il repertorio che mi tornava alla memoria!". E alla fine i bis avevano raggiunto la cifra eccezionale di 13... Col pubblico bolognese, il Maestro dialogherà direttamente quest’oggi, ascoltando anche due giovani talenti. Ma su questo si dimostra più cauto: "Non so dire in anticipo – ci confessa – cosa dirò o farò con loro, perché dipende da come suoneranno e da ciò che io percepirò nelle loro esecuzioni. In genere, sono del parere che si debba dare consigli solo a persone che si conoscono bene, perché ognuno necessita di suggerimenti diversi (e qualcuno non ne ha affatto bisogno...). Ma so anche quanto sia importante incontrare musicisti esperti quando si è alle prime armi".
Il concerto di domani allinea tre mondi musicali assai distanti...
"Barocco, Romanticismo e Novecento – conferma Kissin – si caratterizzano per stili completamente differenti e richiedono pertanto attitudini esecutive assai diverse, in particolare sul piano della tecnica. Ma Bach e Chopin furono compositori importanti per Šostakovic, che voglio qui onorare nel 50º della morte: ogni giorno egli suonava Bach prima di accingersi al lavoro, e Chopin si lega alla menzione d’onore che il giovane Šostakovic si guadagnò come pianista al Primo Concorso Chopin di Varsavia. Chopin occupa poi un posto centrale nel repertorio che eseguo: i miei gusti sono molto vari – ammette– ma, di tutti i grandi compositori, Chopin è quello che sento più vicino al mio cuore".